Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

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Il progetto dell'arch. Gian Paolo MAR, adottato dal Commissario al Moto Ondoso a fine Giugno 2006

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Il progetto del "Centro d'interscambio merci" adottato dal Commissario al moto ondoso é stato presentato alla città il 27 Ottobre 2006, al teatro Toniolo, commentato dall'arch. Stefania Liguori alla presenza dell'autore arch. Gian Paolo Mar.

Al di là dei dubbi su un insediamento di questo tipo nel cuore del parco - basti guardare alle attuali pesanti movimentazioni via terra e via acqua - va evidenziato come il fronte delle cavane "commerciali" comprometta, nel tratto aereo del cavalcavia di san Giuliano, una vista panoramica mozzafiato su parco e laguna, fino a San Francesco del Deserto.

E' singolare osservare come il parco, dal cui interno - dalla collinetta in particolare - si può spaziare lo sguardo su Venezia e su tutta la laguna nord, se osservato dall'esterno si dimostri pressochè invisibile; individuabile con molta difficoltà da Venezia o dal ponte della Libertà, ma poco evidente anche dal tratto di S.S.14 che lo lambisce per un chilometro circa.
Il tratto in elevazione del cavalcavia (in particolare il nuovo, di prossima costruzione) percorso quotidianamente da migliaia di veicoli, rappresenta tutto sommato l'unico punto d'osservazione esterno da cui ammirare il Parco nella sua estensione, percependolo come luogo d'eccezione.
L'edificazione delle cavane lo priverebbe tout-court della possibilità di "apparire", affossandone una prerogativa di elevato valore in un quadro di marketing territoriale ancora tutto da considerare.  

   
Vista 3 - dal parco verso laguna sud                          Vista 1 - dal cavalcavia verso il parco              Foto da Vista 1 panoramica sulle attività
 

Il progetto del "Centro d'interscambio merci" assunto dal Commissario presenta 31 "cavane" di 14 x 30 m circa, lungo un fronte d'acqua di 600 m.

Il problema non é dato dalla quantità di superficie sottratta al parco (circa 40.000 mq) bensì dall'introduzione di attività largamente incompatibili (sia in terra che in acqua) come ampiamente dimostrato dall'attuale uso di camion, gru e barconi per il trasporto massivo di materiali da costruzione 
(vedi foto da vista 1)

Altro evidente problema é la frattura che verrebbe a crearsi rispetto all'"isola delle statue" (sotto i cavalcavia) area verde che collega l'attuale parco allo storico e vasto complesso di forte Marghera.

 

 

                                                                           byRevi 9.11.2006  Agg 10.3.2023