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Dal Gazzettino una nota di speranza per il
Polo Nautico di San Giuliano.
Ma é consigliata prudenza ... e la misurazione dei fondali di Seno della Seppa.

Mentre il Parco Urbano dell'Isola della Certosa si avvia al completamento (anche se con interventi privati), il Parco di San Giuliano, la cui realizzazione può dirsi "iniziata" nel 1989 [vedi RASSEGNA STAMPA ] é fermo al 2004. 
Per chi frequenta gli spazi acquei di Seno della Seppa, dov'é previsto il porticciolo del Polo Nautico, anche la preoccupazione dell'innalzamento del fondale di  due metri nel giro di sei anni, in diversi punti rilevato a -1,5m sul livello medio mare rispetto ai -3,5m del 2004.
                                                                                                                                                                                   byrevi


                di Domenica 5 Settembre 2010


PARCO L’assessore Simionato ha trovato 3 milioni di euro per avviare i lavori

Riparte il Polo nautico

Entro fine anno via alle bonifiche del terreno, a primavera i cantieri

Maurizio Dianese


Domenica 5 Settembre 2010,

Polo Nautico, si riparte. L’architetto  Antonio Di Mambro è tornato a Mestre e si è già incontrato con il vicesindaco Sandro Simionato. Martedì vedrà il sindaco Orsoni. 

In discussione la costruzione, a lotti, del complesso di punta San Giuliano - costo 15 milioni di euro - che segnerà il completamento del parco. 
Di Mambro ha immaginato una grande darsena davanti al Seno della seppa, capannoni per il rimessaggio delle barche, palestre, campi da tennis, ristorante. 
Nel corso degli anni Simionato è riuscito a mettere da parte qualche soldo e adesso in cassa ci sono 3 milioni di euro per iniziare a costruire il Polo nautico, destinato a riunire in un unico edificio tutte le attività sportive di Punta San Giuliano, attività destinate a trasformare il parco in una grande attrazione anche turistico-sportiva. 

«Tre milioni di euro - ragiona Simionato - sono sufficienti ad iniziare. In ogni caso mi interessa sbloccare la situazione una volta che finalmente riusciamo a partire con le bonifiche. Tra ottobre e novembre iniziamo a bonificare la zona e vuol dire che per primavera prossima possiamo iniziare a lavorare al Polo Nautico. 
Dunque è tempo di progettare nel dettaglio la costruzione, anche se a pezzi, di questo complesso. Con 3 milioni secondo Di Mambro riusciamo a fare tutte le infrastrutture di servizio alle costruzioni vere e proprie. 
E magari avanza qualche soldo anche per tirar su i primi capannoni». Teniamo presente che deve nascere un vero e proprio grande polo sportivo, dotato di tutto quel che serve per attirare a San Giuliano migliaia di persone pronte a provare il kayak piuttosto che la canoa, il tennis o la palestra. 
Tre milioni di euro dunque sono pochi, ma danno anche il segno concreto che Simionato ha intenzione finalmente di chiudere questa vicenda che dura da 10 anni. 
Teniamo presente infatti che negli ultimi cinque anni la Giunta di Cacciari non ha messo un centesimo su San Giuliano anche perché non si riusciva a vedere la fine della telenovela della bonifica, che è rimasta ferma al Ministero dell’Ambiente esattamente per un lustro. 
Adesso si riparte e Simionato tutto sommato vede di buon auspicio il fatto che la Soprintendenza abbia approvato le nuove coperture delle barche delle remiere per un massimo di 5 anni. «Si sono raccomandati che dovevano essere strutture provvisorie e ci siamo impegnati ad abbatterle entro 5 anni. Per questo tutto sommato si può passare sopra il fatto che non sono proprio bellissime». 
Oddio, a dirla tutta sono semplicemente orrende (nella foto). Al punto che si può dire tranquillamente che erano molto più belle quelle realizzate artigianalmente dalle remiere. 
Al posto del legno e delle onduline, infatti, sono stati tirati su dei capannoni in stile festa dell’Unità, tela e tubi, uno più brutto dell’altro. 
«Sono le uniche strutture che la Soprintendenza ha autorizzato in Punta San Giuliano» - avverte Sandro Simionato. L’unico dato positivo è che sono talmente brutte che appena finite non si vedrà l’ora di demolirle, anche se sono costate una follia: 350 mila euro.
      

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                                                                                                                                           byRevi 10.9.2010