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Domenica 20 Febbraio 2011
Carnevale in Canal Grande,
Pantegana ai Tre Archi

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    LUNEDÌ, 21 FEBBRAIO 2011   - p. 9 Cronaca
 
Vola la pantegana ed è vera festa
Città affollata per il Carnevale, il sole richiama almeno 50 mila visitatori
TUTTI IN MASCHERA Cento barche in corteo e 10 mila persone a Cannaregio. 
Grande entusiasmo tra la gente

«Facciamo “volare” una pantegana, perché, ne siamo certi: comunque vada, una pantegana ci sarà sempre a Venezia». Ironici e beffardi come bisogna essere ad ogni Carnevale che si rispetti. Tante, tantissime persone hanno gremito, ieri, le rive del Rio di Cannaregio per la seconda (riuscitissima) edizione del Carnevale di Cannaregio. Erano almeno in diecimila.
 Un appuntamento organizzato da Associazione delle Remiere, Aepe (gli esercenti hanno offerto bigoli, frittelle e ombre a tutti) e Venezia Marketing&Eventi, con il gran finale dello «Svolo de la pantegana» e la musica degli Ska-J, contrappasso del «Volo dell’Angelo» appuntamento clou dell’apertura del Carnevale (in programma domenica prossima). Ad aprire la mattinata il corteo acqueo di cento barche, con ben cinquecento vogatori traverstiti e scanzonati (non è mancata una barca di “frati” grosso fallo di gomma ben in vista) a conquistare per qualche ora il Canal Grande e rio di Cannaregio, sfilando fino al Ponte dei tre Archi: al remo anche il sindaco Giorgio Orsoni, mentre tra le altre ha sfilato la disdotona della Querini. Molti turisti, certo, ma per una volta soprattutto migliaia e migliaia di veneziani, a godersi - lungo un Rio di Cannaregio gremito - una festa nuova (è alla sua seconda edizione) ma che si è conquistata lo scettro di appuntamento genuinamente ed allegramente «indigeno».
 «Così si riporta il Carnevale alle sue radici popolari e vede protagonisti non solo i turisti, ma anche i veneziani, come dimostra il gran numero di adesioni al corteo acqueo», ha sottolineato il sindaco Orsoni, ricevendo dalle mani degli organizzatori - in tono con lo spirito scanzonato della giornata - il primo «Premio Pantegana», che pure è andato anche a Giovanni Giusto, presidente del coordinamento remiere, «per il suo impegno come rappresentante del mondo del remo». Il palco è anche l’occasione per ribadire che il Canal Grande - pasticcio ammazza-norme del ministro Calderoli o no - «era e resta della città di Venezia: come rio interno alla città è un nostro diritto originario e non può essere ripreso da nessuno», ha scandito il sindaco, che pure a scanso di equivoci ha già dato mandato all’Avvocatura civica di «riprendersi» legalmente la piena autorità sul Canalazzo. «Fortuna e gloria di Venezia stanno nel suo legame con l’acqua», ha aggiunto il direttore artistico del Carnevale, Davide Rampello, «perciò abbiamo voluto aprire e chiuderemo il programma con una vogata». Venezia Marketing & Eventi ha, infatti, voluto inserire il Carnevale di Cannaregio - nato spontaneamente - nel calendario ufficiale, assegnandogli il ruolo di evento clou dell’anteprima della festa, che si aprirà il 26 febbraio: «La città e i suoi abitanti diventano così gli attori principali», chiosa PieroRosa Salva, presidente Vm&e, «una festa che meglio rappresenta lo spirito della tradizione e inaugura un ricco calendario di eventi». Complice il sole, è stato un weekend affollato di visitatori ben oltre le aspettative. E non solo mordi-e-fuggi, con gli alberghi occupati al 70%. Sin dalle prime ore della mattina, migliaia e migliaia di persone hanno affollato la Strada Nuova diretti in piazza San Marco, con i garage di piazzale Roma esauriti: almeno 50 mila persone tra visitatori e turisti che hanno pernottato negli alberghi e B&b della città.
 Affollata anche l’ammiccante cena di gala a Ca’ Vendramin Calergi dedicata alla moda del momento: gli spogliarelli burlesque, tutti pizzi, guanti sfilati, piume e, naturalmente, seni al vento. Cene burlesque che il Casinò riproporrà per le sere di Carnevale.
  
Roberta De Rossi 
Foto galleria e servizi su www.nuovavenezia.it


  Lunedì 21 Febbraio 2011,

Dietro la "pantegana" una città viva

La pantegana è volata sul rio di Cannaregio. Rive assiepate di turisti ma, soprattutto, di tantissimi veneziani, ieri, per celebrare la Festa veneziana e per assistere allo "Svolo della pantegana", l'evento in grado di avvicinare i residenti al Carnevale. Oltre cento imbarcazioni tipiche della laguna veneta con 500 vogatori a bordo hanno dato vita al corteo acqueo, organizzato dal Coordinamento delle remiere, durante il quale ha vogato anche il sindaco Giorgio Orsoni. Dalla caorlina alla bissona, dal sandalo alla dodexona, le imbarcazioni hanno sfilato lungo il Canal Grande addobbate e con i vogatori in maschera per raggiungere il rio di Cannaregio e assistere allo "Svolo della pantegana", che dal ponte dei Tre Archi è stata calata in acqua a suon di colpi di scopa delle "maranteghe". Non potevano mancare i piatti della tradizione, offerti dagli esercenti che aderiscono all'Aepe: nei chioschetti si potevano degustare gratuitamente bigoli in salsa, spaghetti al nero di seppia, baccalà mantecato, pasta e fagioli, sarde in saor, e gli immancabili dolci di Carnevale: frittelle e galani. In totale, si parla di oltre 7mila porzioni offerte da più di 60 esercenti veneziani a 10mila persone. A far da cornice a quest'evento popolare l'inconfondibile ritmo reggae del complesso Ska-j.
      E l'azienda di promozione turistica Apt conferma il trend più che positivo di presenze in laguna durante il fine settimana: gli uffici di informazione e accoglienza turistica all'aeroporto e a Piazzale Roma hanno infatti registrato un 30 per cento in più di passaggi rispetto agli anni scorsi. E ieri boom di presenze, addirittura con un raddoppio di passaggi, rispetto al 2010, su Ferrovia, Piazzale Roma e San Marco.
      «Aggiungere un week end è stato molto positivo, con ricadute benefiche sulla città e sugli alberghi - spiega Elio Dazzo, presidente di Apt e di Aepe - come presidente di Aepe il mio ringraziamento va ai veneziani e agli esercenti che ieri hanno dimostrato di amare davvero la città e le sue tradizioni».
      A ricordo della giornata, al sindaco è stata consegnata una pantegana in vetro di Murano.
      «È un bel modo per festeggiare il Carnevale e farlo ritornare a quella radice popolare a cui vorremmo fosse ancorato» ha detto il primo cittadino, in tenuta sportiva. Pantegane di vetro anche a Federica Martino (una bimba che ha scelto il nome della pantegana: «polpetta») e a Giovanni Giusto, presidente del Coordinamento delle remiere. Sono state invece consegnate delle targhe a Gino Puntar (ristoratore e ideatore della Festa veneziana), al presidente di Asm Giorgio Nardo (per aver fornito l'impianto di scivolamento in canale della scultura a forma di pantegana) e al direttore artistico del Carnevale, Davide Rampello. Sul palco anche l'assessore al Turismo, Roberto Panciera, il presidente dei Venezia Marketing ed Eventi, Piero Rosa Salva, il segretario di Aepe, Ernesto Pancin. «La presenza di tantissimi veneziani oggi è la dimostrazione che Venezia vuole vivere - ha aggiunto Panciera - a differenza di chi dice che Venezia sta morendo». Concluso il primo assaggio di festa, il Carnevale riaprirà le danze il prossimo fine settimana.
      Manuela Lamberti
     

 

                                                                                                                                           byRevi 21.02.2011