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Caorle, fino al 31 Marzo 2012
Mostra 
TERREdACQUE 
anticipazione del futuro
Museo Nazionale di Archeologia del Mare
... ma occhio agli orari...

http://www.comune.caorle.ve.it/index.php?area=5&menu=20&page=419&lingua=4&idnotizia=680

TERREdACQUE

  
Inaugura sabato 14 gennaio 2012 a Caorle la mostra dedicata al nuovo Museo Nazionale di Archeologia del Mare

 

Invito

Al taglio del nastro sono invitati tutti i cittadini e accompagnerà la cerimonia di apertura la banda cittadina “M. Marafon”; per l’occasione l’ingresso alla Mostra sarà gratuito. L’Amministrazione Comunale di Caorle nell’ambito dei progetti avviati con il recupero edilizio ed architettonico dell’ex azienda agricola “Chiggiato”, presso la quale si svilupperà il costituendo “Museo Nazionale di Archeologia del Mare”, intende con questa iniziativa sostenuta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, valorizzare i beni culturali ed archeologici del proprio territorio.

 

Si è quindi inteso utilizzare, in via temporanea, le sale espositive collocate sia al piano terra che al primo piano del Centro Culturale “Bafile”; con ingresso presso l’attuale ufficio dell’Apt. 
L’allestimento all’interno si sviluppa lungo le sale espositive in sequenza cronologica ed illustra, anticipando il futuro Museo Nazionale, la ricchezza del territorio, i principali ritrovamenti archeologici disponibili secondo uno sviluppo tematico che ripercorre la storia della Città di Caorle.

 

L’apertura della mostra “TerredAcque”, in via sperimentale, è prevista dal 14 gennaio al 31 marzo 2012. Il biglietto d’ingresso ha un costo di 3 Euro, con riduzione ad 1,50 Euro per i residenti nel Comune di Caorle, scolari e ragazzi fino a 10 anni compiuti; è gratuito per disabili e accompagnatori. 
Per il suddetto periodo l’accesso al Museo è programmato secondo le seguenti modalità: 
su prenotazione, fatta direttamente agli uffici dell’APT Provinciale di Caorle; 
oppure il sabato mattina dalle ore 09:00 alle ore 12:00, con visita guidata.

 

Per il periodo estivo, l’Amministrazione comunale intende riproporre la Mostra ampliando gli orari di apertura.

 

Informazioni

TerredAcque. Per un’anteprima del Museo Nazionale di Archeologia del Mare

Caorle, Centro Culturale 'A. Bafile' - Rio Terrà 3

Dal 14 gennaio al 31 marzo 2012

Biglietto d’ingresso: intero 3 Euro, ridotto 1,50 (residenti nel Comune di Caorle, scolari e ragazzi fino a 10 anni compiuti); gratuito per disabili e accompagnatori.

Orario: su prenotazione presso gli uffici APT Provinciale di Caorle, oppure il sabato mattina dalle 9.00 alle 12.00 con visita guidata

 



LA NAVE ROMANA 

da http://noicittadini.net/pdf/Caorle04.pdf

[...]  Un importante capitolo della storia archeologico dell'Alto Adriatico inizia nella primavera del 1992, quando é stato segnalato al ministero dei Beni culturali il rinvenimento di un relitto in mare aperto.

Una prima campagna archeologica subacquea ha luogo tra l'inverno del 1992 e bi primavera del 1993: il relitto, che giace da oltre duemila anni nell'Adriatico, si trova a 25 metri di fondale, è lungo quasi 23 metri con una larghezza massima di quasi 9. Un guscio naturale prodotto da mia forte bio-attività protegge l'imbarcazione e il carico, costituito da centinaia di anfore in buono stato di conservazione grazie al fatto che la nave si è inabissata adagiandosi in fondo del mare in posizione pressoché analoga a quella di galleggiamento.
  
Le cinque anfore recuperate consentono di datare il relitto tra la fine del II° e ggli inizi del I° secolo a.C. e, dall'esistenza di una pellicola 
nerastra aderente alle pareti, si può ipotizzare quasi con certezzache trasportassero vino.
 

E' probabile che le anfore vinarie ritrovate fossero di produzione centromeridioriale, come indicherebbe l'argilla impiegata per la loro costruzione. 
Dunque, la nave romana viaggiava da sud a nord ed era diretta probabilmente a quel grande centro commerciale noto come la Roma del Nord, Aquileia.

 

I tentativi di asportazione di anfore dal carico da parte di alcuni predoni ha indotto la Soprintendenza a progettare un sistema di protezione del relitto mediante la stesura di strati antintrusione, avvenuta nel corso della 2a campagna (agosto -settembre 1994)

 

La consistente raccolta di attrezzi e oggetti attinenti la vita marinava di varie epoche fa ritenere che il mare di Caorle custodisca numerosi relitti imbarcazioni grandi e piccole, romane e postclassiche, che verranno sicuramente scoperte nel corso di future campagne subacquee.[...] 

 


 

Cenni storici sull'antica Caorle 

da http://www.caorlotti.com/forum/index.php?topic=224.0;wap2

[...]  I primi insediamenti all’interno del territorio del comune di Caorle risalgono

al periodo Paleoveneto, notizie certe di un vero nucleo abitato risalgono al V

secolo, quando a Caorle si rifugiarono molte genti di località vicine e lontane

per sfuggire alla calata di Attila.

Si ha testimonia di un villaggio Protostorico risalente all’età del bronzo

(almeno 1500 anni prima di Cristo) nelle campagne di San Gaetano.

Le origini dei centri abitati nel territorio di Caorle sono riconducibili

all’epoca romana, quando l’attuale porto di Falconeria era il Portus

Reatinium, utilizzato dalle navi che risalivano il corso del fiume Lemene

verso le città romane di Julia Concordia e Opitergium.

Le origini di Caorle, inoltre, sono confermate anche dal rinvenimento

archeologico di una nave romana del I secolo d.C. ritrovata al largo del mare

di Caorle.

Con la caduta dell’Impero Romano, Caorle diventa una delle città più

importanti del litorale, tanto da contribuire in modo decisivo alla fondazione

di Venezia, quando le genti della terraferma nelle remote isole delle lagune

trovarono scampo alla devastazione delle orde barbariche che misero a ferro

e fuoco Acquileia, Concordia, Oderzo, Altino e Padova.

Il territorio di Caorle ospitò i profughi Concordiese e la città fu innalzata a

sede vescovile; nell’anno 876 la cattedrale fu eretta dal Vescovo Leone e nel

mille si completò l’edificazione delle sue chiese.  [...] 

 

Martedì 17 Gennaio 2012,

CAORLE - Buona affluenza di pubblico per il primo giorno della mostra «Terredacqua», ospitata dal centro culturale «Bafile». In centinaia hanno partecipato all'anteprima del futuro Museo nazionale di archeologia del mare che sorgerà dall'ex azienda agricola Chiggiato di Sansonessa. 

      L'idea di realizzare a Caorle un vero museo di Archeologia Marina nasce nel 1992 a seguito della scoperta del relitto di un'
antica nave romana, oggi nota come «Caorle 1». La concretizzazione dell’idea dieci anni dopo con l'acquisizione da parte del Comune di Caorle dei sette edifici che componevano l'azienda Chiggiato. Altri dieci anni sono poi serviti perchè partissero i lavori: grazie a un contributo di circa 2 milioni, recuperato dagli introiti del «lotto», nel 2011 è iniziata la ristrutturazione dei primi tre fabbricati che si concluderà entro la fine dell'anno. Il Museo di Caorle potrà contare su 4300 metri quadrati tra area espositiva e area uffici, oltre ad altri 1600 metri quadrati esterni dedicati al trabaccolo «Marin Faliero» e altri reperti. Un'area del museo sarà dedicata alla nave romana, mentre nelle altre sale vi saranno testimonianze del rapporto uomo-acqua dal XIV secolo avanti Cristo e fino al Rinascimento.
     
 Riccardo Coppo

 

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a cura di Luigi Fozzati

E' possibile oggi tracciare un quadro dell'antica storia di Caorle? Questo primo volume che inaugura una collana di studi del nuovo Museo Nazionale di Archeologia del Mare di Caorle si pone quest'obbiettivo. Nel 1992 quattro subacquei sportivi di Pordenone scoprono la nave romana denominata "Caorle 1" al largo delle coste venete. Inizia così una straordinaria ricerca archeologica promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto. La ricerca si allarga dalla terra al mare e, dopo le prime limitate ma pionieristiche prospezioni, la scoperta della nave romana ha un effetto dirompente: il desiderio di tutti è che il relitto resti a Caorle. Comincia così l'avventura del nuovo museo, oggi in via di realizzazione: il primo museo italiano dedicato all'archeologia del mare, che vede Stato, Regione e Comune concordemente impegnati nel progetto.

Luigi Fozzati, archeologo, è direttore del nucleo Nausicaa - Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

 

                                                                                                                                           byRevi 28.01.2012