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COMUNE DI VENEZIA 
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Articolo di Polis n.95, luglio 2003 - pp.12-15  

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Ecco GiocoLaguna

Un kit con libri, carte, materiali per imparare a navigare tra gondole e canali

 

GiocoLaguna è un vero fiore all'occhiello per le Politiche Educative e il Servizio di Mobilità Acquea. Uno dei prodotti più recenti per l'informazione degli insegnanti e l'elaborazione di materiali per la scuola.
Dei kit c'è davvero da andare orgogliosi per Valeria Frigo, responsabile degli itinerari Educativi del Comune di Venezia e per Luca Fontanella, dirigente della Mobilità Acquea.

Edito con spese zero per l'Amministrazione, grazie al contributo di numerosi sponsor, GiocoLaguna è già stato presentato alla stampa e distribuito alle classi che hanno partecipato all'itinerario “Iagunando". Ma cosa contiene questo borsone carico di sorprese?


Il kit

Intanto è da spiegare come si presenta: come una borsa colorata da spiaggia dalle molteplici tasche interne dentro alle quali trovano posto materiali preziosi: libri, carte di navigazione, giochi e modelli da ricostruire in classe. il tutto sullo sfondo di uno degli ambienti più specifici e belli dei mondo: la laguna di Venezia.

 

la laguna

La laguna con i suoi 150 chilometri quadrati è la più grande laguna dei Mediterraneo ed è un ambiente naturale ricco di canali, barene, ampi spazi d'acqua che ospitano una enorme varietà di piante ed animali,- la città di Venezia, le isole dei suo estuario e gli insediamenti abitativi della gronda lagunare hanno imparato nel corso dei secoli a convivere con questo ambiente delicato ed instabile.

Il progetto educativo

La volontà di promuovere la conoscenza della laguna e di diffondere una sensibilità per una navigazione consapevole, ha ispirato la progettazione di un percorso educativo rivolto agli alunni delle scuole elementari e medie. Scoprire sin da bambini le bellezze dell'ambiente lagunare, conoscere le specie di animali e vegetali presenti in natura, capire le trasformazioni introdotte dall'uomo e i danni che possono essere provocati dal moto ondoso, sono le premesse per comportarsi una volta diventati adulti in modo consapevole nel rispetto delle regole.

Un lavoro di gruppo

Il progetto è stato realizzato dagli itinerari Educativi in collaborazione con il settore Mobilità Acquea dei Comune di Venezia, le associazioni ambientaliste e le società remiere.

il coordinamento operativo è stato seguito da Luca Fontanella e Lazzaro Pietragnoli. il coordinamento didattico da Valeria Frigo e la proposta educativa da Nadia Brussa. La grafica è di TAMassociati: Emanuela Not, Raul Pantaleo, Elisabetta Facchinetti (illustrazioni), Francesco Isabella (modellista). La ideazione ed i testi di GiocoLaguna sono di Alessandro Voltolina.

Alvise ed il manualetto dei navigante

E il personaggio Alvise che permette a bambini e ragazzi di identificarsi e diventa a tutti gli effetti una guida per scoprire le norme per una corretta navigazione. Il manualetto dei navigante, che ha come protagonista, Alvise è una piccola guida divulgativa sulle principali norme da osservare. Lo scopo è senIbilizzare i ragazzi ai problemi del moto ondoso e dei mancato rispetto dei limiti di velocità.

La collaborazione di molti soggetti

Il progetto ha trovato la collaborazione di molti: dal coordinamento nazionale delle remiere di voga alla veneta ad associazioni come Vas, WWF e Italia Nostra. Anche la carta utilizzata è particolare: grazie alle cartiere Favoni è stato possibile scegliere per i materiali una carta prodotta con le alghe della laguna.

 


Come è composto il gioco

Il gioco si sviluppa come un viaggio tra canali, palazzi e isole, alla scoperta della laguna e dei suoi abitanti. Sulla grande mappa della laguna di Venezia, i ragazzi attraverso un percorso seminato di ostacoli e difficoltà da superare, metteranno alla prova le loro conoscenze, la loro fortuna e il loro desiderio di diventare naviganti esperti e consapevoli dei patrimonio naturale.

 

Sono anche allegati dei barcamodelli: piani di costruzione di alcune tipiche barche della laguna. Ritagliando le sagome dal cartoncino si' possono costruire i modelli. le imbarcazioni sono la gondola, il sàndolo, la sampieròta. L'ideazione è sempre di TAMassociati.

 

Dei gioco fa parte anche il libro "Mosaico lagunare" di Michele Zanetti che attraverso vari interventi pubblicati negli anni su Il Gazzettino tratteggia le varie specificità della natura lagunare.

 

"Gobius" è un testo di Alessandro Voltolina con illustrazioni di Paolo Bertuzzo edito già nel 1997. E’ il racconto di un simpatico pesce di nome Gobius che da Punta Sabbioni va a trovare uno zio a Chioggia. Durante il viaggio gli capiteranno molte avventure.

 

“Cantiere Ambiente” è un foglione in cui si racconta quanto si sta facendo per la salvaguardia della laguna. Un pratico opuscolo invece riproduce la nuova segnaletica lagunare. Infine è presente nel kit una carta con i limiti di velocità.

 


Perché  GiocoLaguna

 

Trasmettere l'amore per la laguna.

 

Il progetto si inserisce nell'ambito di una serie di iniziative messe in atto dal Comune di Venezia per combattere il fenomeno dei "Moto ondoso" provocato dall'eccessiva velocità delle imbarcazioni a motore e dai danni che esso provoca sull'ecosistema lagunare e sul patrimonio edilizio cittadino.

il fenomeno dei "Moto ondoso" ha costituito negli ultimi anni argomento di dibattito e lotta a livello cittadino con svariate iniziative, la costituzione di comitati ed innumerevoli manifestazioni.

A seguito di questo grande movimento di protesta il Comune di Venezia ha intrapreso iniziative che hanno avuto caratteristiche normative (introduzione della nuova segnaletica, introduzione delle targhe, e di nuove normative), dissuasive (maggiori controlli ed inasprimento delle pene) ed educative (percorsi di formazione didattica tra cui il "Giocolaguna").

 

Nel contesto delle iniziative educative si colloca il progetto GIOCOLAGUNA ed in particolare in applicazione di quanto previsto da Agenda 21 al capitolo 36 (Promoting Education, Public Awareness And Training).

 

Non è difficile attirare l'attenzione di bambini e ragazzi verso un qualsiasi argomento, il difficile è mantenerla e trasformare le informazioni in conoscenze durevoli e in comportamenti eticamente corretti.

 

Gli studenti, soprattutto i più giovani, Imparano facendo" devono cioè essere i protagonisti dei loro apprendimento, acquisendo operativamente informazioni e conoscenze, scambiando e confrontando le scoperte e competenze.

 

Quando si tratta, inoltre, di sensibilizzare i ragazzi ad un problema socioambientale, come quello della navigazione nella Laguna di Venezia, allora diventa indispensabile offrire loro un'occasione per appropriarsi dei loro territorio e far crescere il senso di appartenenza, oltre alla voglia di paftecipare al miglioramento della qualità della vita.

 

Una proposta valida ed efficace rivolta alle scuole deve prevedere un itinerario semplice, facilmente fruibile da insegnanti e alunni, che coinvolga direttamente i ragazzi con giochi, attività, ricerche sul campo, e che li porti a raccogliere dei risultati.

 

Un gioco/ libro/ oggetto/ borsa/ viaggio...

 

Un qualcosa che da oggetto bidimensionale inerte diventasse una superficie attiva, contenente in sé la possibilità di "svolgersi” nello spazio e nel tempo in continua interazione con i bambini e con il loro immaginario.

 

l'operatività dei gioco (la sua "carica di performance") e le immagini contenute hanno fatto esplicito riferimento all'universo dei gioco, come strumento ludico e/o ironico di riflessione.

 

Il concetto di gioco (bambino o adulto, individuale o di società) ha offerto molteplici livelli e metafore alla riflessione e alla continua invenzione dei progetto.

 

Il mettersi in gioco è il rischio intellettuale di spogliarsi di ogni preconcetto e d'inventarsi ad ogni situazione gli strumenti per guardare la realtà, criticarla, desiderarla, fare finta che...

 

in questo modo abbiamo cercato di veicolare le complesse conoscenze necessarie per una fruizione corretta e consapevole della laguna di Venezia. Essere in gioco. Confutare regole ingiuste, darsi regole con cui giocare con gli altri, interagire con le regole degli altri, essere esposti. Avere gioco.

 

Conservare sempre per sé l'utopia dei movimento e della tolleranza (proprio come in un ingranaggio!): il margine critico, la possibilità della dis/obbedienza al tracciato.

 

Anche noi per giocare ci siamo dati alcune regole:
 - la capacità di stimolare un desiderio partecipativo alle problematiche illustrate 

 - la coerenza ovvero credibilità di chi emette il messaggio  

 - la trasparenza nel trasmettere degli elementi positivi senza nascondere le  difficoltà ed i problemi  

 - la chiarezza ed efficacia dei contenuto,
 - la ricerca legame poetico ed etico che lega l'anima delle cose all'anima  degli esseri umani.

 

Il Gruppo di lavoro

Giocolaguna ha costituito il 1° premio alla "Festa della Nautica Naturale e dell'Ambiente" dell'8 giugno 2003.

 

Gobius, il pesciolino

 

Ragazzi e elementari e medie 
al gazebo di Gobius.

 

 

Lo stand visitato da un responsabile WWF,
co-organizzatore della "Festa"

 

Fataorata raduna i pesci di una valle

Festa della Nautica Naturale e dell'Ambiente": l'Assessore Loredana Aurelio Celegato con alcuni organizzatori.
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