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Venerdì, 25 Giugno 2004
Per lo stop al ristorante di S. Giuliano
Comune in guerra con la Salvaguardia
Si preannunciano ricorsi al Tar

Il Comune va alla guerra con la Commissione di Salvaguardia e il casus belli è la bocciatura della tensostruttura provvisoria per il ristorante nel Parco di San Giuliano . 

«Abbiamo deciso di impugnare il provvedimento al Tar», ha comunicato ieri a fine giunta l'assessore agli Affari legali, Marco Corsini, confermando così le prime dichiarazioni che il presidente dell'Istituzione "Il Parco", Giovanni Caprioglio, aveva rilasciato a caldo, subito dopo lo sgambetto della Salvaguardia al Comune.

 

Il ricorso, ha spiegato il vicesindaco, Michele Mognato, si fonderà sul carattere provvisorio della tensostruttura, e che non si tratterà di una delle tante scaramucce tra Comune e Salvaguardia lo ha annunciato con piglio battagliero lo stesso sindaco, Paolo Costa. «Il ruolo della Commissione - ha scandito - rischia di diventare incomprensibile, e con l'impugnazione andremo al cuore del problema, chiederemo che il Tar ci dica a cosa serve la Salvaguardia».

 

Il Comune non ha ancora avuto atti ufficiali relativi alla "bocciatura", sempre da parte della Commissione di Salvaguardia, del Polo nautico del Parco di San Giuliano . «Ma se davvero è così - ha commentato Costa riferendosi alle notizie anticipate dal Gazzettino - impugneremo al Tar anche quel provvedimento».

 

Sempre ieri la giunta ha concluso tutti gli adempimenti formali per la costruzione del tram, approvando il progetto definitivo, modificando la convenzione con l'Actv tenuto conto che la società si è scissa in Actv (operativa) e in Pmv (Patrimonio mobilità veneziana, titolare delle strutture), dichiarando di pubblica utilità il progetto in modo da consentire gli espropri. «A questo punto - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici, Marco Corsini - la responsabilità della realizzazione del tram è tutta del soggetto attuatore, che dovrà fare gli appalti e aprire i cantieri: i lavori potranno iniziare già quest'estate».

Il sindaco ha spiegato che i lavori di costruzione del tram saranno accompagnati da una serie di provvedimenti volti da un lato a minimizzare gli impatti dei cantieri, dall'altro a riqualificare le aree dove passeranno le linee. «Parte degli interventi - ha sottolineato Mognato - sono già programmati, e parte lo saranno in conformità al cronoprogramma dei lavori che ci verrà fornito col progetto esecutivo».Costa ha concluso annunciando che il Comune, in accordo con le categorie economiche e con le loro associazioni, e nei limiti permessi dalla legge, cercherà di farsi carico anche dei problemi di tipo economico e sociale che l'apertura dei cantieri e il passaggio delle linee del tram potranno provocare a esercenti e commercianti.

Su proposta dell'assessore ai Servizi pubblici, Ugo Campaner, la giunta ha infine deliberato di avviare le procedure per vendere il 4 per cento delle quote che il Comune possiede nella società autostradale Brescia - Padova. Il Comune manterrà una piccola partecipazione (lo 0,2 per cento) e dall'asta pubblica che verrà bandita conta di incassare oltre 30 milioni di euro, secondo le valutazioni dei suoi advisor. «Utilizzeremo i fondi per la realizzazione dei nostri programmi», ha spiegato Campaner, e cioé (anche se non l'ha detto) per ripianare il buco nel bilancio di previsione originato dal congelamento del bollino rosso.

Silvio Testa

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