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 ... Il tempo stringe, e le vere ragioni vengono a galla. Nella Canottieri Mestre il Consiglio Direttivo fa capire che SCM vuole da sola contare come metà di tutte le altre. Ma i conti non tornano, e le sette società "minori" sono anche disposte ad andare avanti da sole.

La cosa non va però bene all'Amministrazione.
La mediazione avviene a villa Querini solo venerdì 28 sera. L'appuntamento finale é per sabato 29, il giorno dopo...

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30.01.2005

Venerdì, 28 Gennaio 2005
San Giuliano, la Canottieri non ci sta
Sette società hanno firmato l'accordo per creare il polo nautico e una polisportiva

San Giuliano dimezzato.
Per il Polo nautico hanno firmato tutte le società sportive a parte la Canottieri Mestre.
E adesso tocca a al vicesindaco Michele Mognato sbrogliare la matassa.
Perché Voga Veneta, Canoa club, Circolo Vela Mestre e Circolo velico Casanova, Spes Canoa, Associazione Arcobaleno e Club del gommone, hanno dato vita comunque all'embrione dal quale nascerà il Polo nautico di San Giuliano .

La Canottieri invece ha preso il cappello e se n'è andata.
E siccome si tratta della società più blasonata e più antica, la mancata adesione non è da prendere sotto gamba.

Intanto vediamo quel che è nato. "Una associazione di persone che si chiama Polo nautico di San Giuliano - spiega Bruno Zan, presidente della Vela Mestre, uno degli artefici dell'accordo - Questa associazione è formata dai soci delle varie società - le 7 che hanno firmato - i quali, al momento di iscriversi alla società, automaticamente vengono iscritti anche al Polo nautico. Gli organi di rappresentanza sono fatti così: ogni società ha un posto in consiglio e quindi 8 posti - 7 se non c'è la Canottieri - mentre altri 8 vengono eletti dall'assemblea plenaria di tutti i soci del Polo nautico.

Lo statuto prevede anche che una singola società possa arrivare fino al 50 per cento dei rappresentanti e cioè 8 su 16. Questa è una clausola introdotta proprio per venire incontro alla Canottieri che continuava a sostenere di avere il diritto di ottenere il 50 per cento della rappresentanza".

Ma le altre società ovviamente si sono opposte perché la Canottieri sarebbe stata per sempre egemone nella Polisportiva. Non solo. Mentre la Voga Veneta ha dato segno di buona volontà cedendo la concessione della riva dove è installata la gru per le barche - annota il presidente Bepi Penzo - la Canottieri invece non vuole mollare la concessione.

In ogni caso i 7 che hanno firmato contano di arrivare alla Polisportiva in due stadi.

Si prevede un periodo di transizione durante il quale tutti mantengono in qualche modo la propria società, ma sono costretti - disciplina per disciplina - a collaborare tra loro e, un po' alla volta, dalle attività comuni è chiaro che nascerà la collaborazione e la voglia di sciogliersi in un'unica società.

Paolo Bertan, presidente della Canottieri Mestre non vuol commentare la mancata firma e affida all'incontro con Mognato, previsto per sabato, la chiarificazione delle posizioni. "Quel che voglio dire chiaro, però è che Michele Mognato aveva dato una indicazione precisa: fondare subito una società unica.
Il percorso scelto invece dagli altri mantiene tutto così com'è, nessuno vuol disfarsi del proprio orticello. Noi siamo sempre stati disposti a confluire in una unica società".