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Domenica, 27 Marzo 2005
Ad oggi sono oltre cinquanta i siti archeologici individuati in Laguna Nord, fra Altino, Torcello e Treporti
  
Ad oggi sono oltre cinquanta i siti archeologici individuati in laguna nord, in particolare nell'area compresa fra Altino, Torcello e Treporti.

Una trama sempre più fitta e continua di insediamenti, di opifici, un succedersi di ville rustiche romane, di strade, di torri, di moli portuali e "stationes" per il ricovero delle imbarcazioni mercantili che, in epoca romana, qui confluivano da tutto il Mediterraneo orientale.
E sono ormai decine di migliaia i reperti rinvenuti e trasportati di giorno in giorno dalla Soprintendenza nel grande deposito di Nausicaa, nell'isola del Lazzaretto Nuovo.
Documentano intense attività di commercio e traffico, di costruzione, di vita insomma operosa, e di lotta anche contro un ambiente naturale instabile e in continua trasformazione.
   
Le foto satellitari della laguna nord, custodite dalla Soprintendenza con comprensibile gelosia e riserbo, mostrano sotto il pelo dell'acqua e sagomate sotto strati di fango, attorno a Torcello, l'impronta degli antichi insediamenti romani e alto-medievali, l'incastro abbozzato di calli e campielli bizantini prima del trasferimento delle popolazioni verso Rivo Alto, odierna Venezia.

A bordo della motonave "Silis" in settanta si sono ritrovati in occasione della Giornata nazionale dell'archeologia organizzata dall'Archeoclub d'Italia per visitare e promuovere il parco archeologico della laguna nord, assieme a Gerolamo Fazzini, presidente dell'Archeoclub di Venezia, a Enrico Penzo, vicepresidente dell'Istituzione Parco della laguna nord, all'archeologa Alessandra Toniolo, collaboratrice del Nucleo Nausicaa, a Nicola Funari, neo-assessore alla cultura della Provincia che ha gratuitamente aperto le porte di quel misconosciuto concentrato di tesori che è la sezione archeologica del museo di Torcello. La meta era poi approdare, tra vestigia di isole e civiltà scomparse, al museo di Altino.

Un parco archeologico, quello della laguna nord, in gran parte ancora sommerso e da scoprire, che richiederebbe strutture e ulteriori più approfondite ricerche con tecniche particolari e costose, diverse da quelle normalmente utilizzate sulla terraferma. «I siti più antichi - spiega l'architetto Francesca Zannovello - in base all'analisi stratigrafica e al C14 sono risultati databili al III-II secolo a.C., ma la maggior parte dei ritrovamenti appartiene al I-IV secolo d.C. e confermano l'esistenza in quell'arco di tempo di condizioni eccezionalmente favorevoli all'insediamento umano, di cui le ville rustiche di epoca romana sono l'esempio più spettacolare».

Nei pressi di canale Scanello, antica area portuale poco lontano da Torcello (Ernesto Canal vi ha individuato le fondazioni di otto edifici), un tratto di antica strada giace sotto tre metri d'acqua, testimonianza di un tempo nel quale le terre emerse in laguna si estendevano assai più di oggi.

Fausto Sartori