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«QUESTIONE San GIULIANO»

27 Giugno 2007
Commedia  sulla pelle della città
   

Giugno 2006: semb
rava una boutade del Vicesindaco Vianello, ma l'incredibile ordinanza era molto concreta: poteva nascere un speculazione edilizia nel cuore del Parco. 
Il Sindaco Cacciari prima sottoscriveva, ma dopo l'assemblea popolare di fine ottobre al Toniolo rassicurava tutti con ampia autocritica. Nell'aprile 07 sembra sottoscritto l'accordo per spostare le attività in canale Brentella, a Marghera. 
E due mesi dopo, a un anno esatto dalla
boutade, viene aperto il cantiere del Centro d'Interscambio a San Giuliano....



 


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del
l'interscambio merci  
nel cuore del parco

  Il Progetto del Centro Interscambio

Amici del Parco di S.Giuliano - Onlus


1° Luglio 2007: il cantiere del Centro d'interscambio Merci é aperto. Non solo un cartello e una lettera affissi, ma già uno scavo con geotessuto approntato. Di seguito le foto della "Disposizione di autorizzazione.." e della relativa lettera di "Notifica preliminare...", pubblicamente affisse.
Dal Gazzettino del 29.6:
«[...] L'impresa di costruzioni Rossi, intanto, va avanti con le ruspe e spiega di aver avviato i lavori per l'urbanizzazione primaria, strade, sottoservizi, marciapiedi: «Se non troviamo problemi di inquinamento particolari, nel giro di un anno e mezzo ultimiamo questa parte. Nel frattempo, in contemporanea, il Magistrato alle Acque dovrebbe creare la banchina nuova dove saranno realizzate le cavane. A giorni l'architetto dovrebbe avere una risposta in merito. Tra un anno e mezzo, pronte urbanizzazione e banchina, il programma prevede di cominciare con la parte meno impegnativa, l'allestimento delle cavane, per finire completamente i lavori entro 3 anni o poco più.» [articolo completo a fine pagina]


Parco di San Giuliano. Cominciata la speculazione edilizia. 
Si sta provvedendo alla rimozione del campanile di San Marco dalla magnifica - nel progetto Di Mambro - passeggiata lungo Canale San Giuliano.


   
Passeggiata lungo Canale San Giuliano. Il piano "Di Mambro" prevede che la passeggiata abbia inizio dalla testata del Canal Salso in p.zza Barche, attraversi F.te Marghera - intersecato da un ricamo di canali - per concludersi a p.ta San Giuliano sullo straordinario scenario di Venezia. Il Campanile di San Marco diventa visibile punto di riferimento urbano anche da Mestre.
Venerdì, 29 Giugno 2007
«Il Comune ci costringe a cominciare i lavori»
Le ditte di San Giuliano, senza alternative, hanno aperto il cantiere nel Parco per non far scadere l’autorizzazione
Le ditte di San Giuliano hanno cominciato i lavori per trasformare quella che il Comune vorrebbe diventasse la passeggiata del Parco, nella sede definitiva delle imprese di trasporti di materiali vari, di rimessaggio e di costruzione barche.
Lo hanno fatto, dicono, perché il Comune non ha ancora convocato la Conferenza dei servizi per organizzare il loro trasferimento a Marghera, nel canale Brentella, proprio di fronte all'area Italiana Coke. L'assessore all'Urbanistica, Gianfranco Vecchiato, che su incarico del sindaco sta seguendo la vicenda sin dall'anno scorso, sostiene che non andranno da nessuna parte: «Lo stesso sindaco ha ammesso che è stato un errore dargli l'autorizzazione, la città non li vuole lì».

Le ditte, però, si sono consorziate (sono ufficialmente in 17 quelle che porteranno avanti il progetto) e hanno avviato i lavori, e l'impresa che ha aperto il cantiere non sta giocando. «Sia chiaro che se dovesse emergere una ipotesi valida per il nostro trasferimento, siamo pronti a sospendere i lavori e a spostarci - ha spiegato ieri mattina Francesco Tagliapietra, portavoce del consorzio -. Ma non possiamo rimanere in un limbo nel quale rischiamo di perdere San Giuliano e anche la nuova sede, ci sono centinaia di persone che vivono con il nostro lavoro».

Le ditte dicono che non si sentono più garantite. Il Comune risponde che ha fatto tutto quel che doveva fare. Che cosa è successo in realtà, visto che fino a un mese fa tutto sembrava avviato verso la soluzione definitiva, ossia lo spostamento delle attività a Marghera?

È successo che il 30 giugno, ossia domani, scade il permesso che il Commissario al moto ondoso aveva dato il 30 giugno del 2006 per la ridefinizione della sponda del canal Salso a San Giuliano; per non perdere quel permesso le ditte hanno dato il via ai lavori.

Perché si è arrivati alla data limite senza una soluzione alternativa pronta? Le ditte sostengono che la colpa è del Comune: «Noi stiamo agli atti e alle regole. Il Commissario al moto ondoso ci ha dato l'autorizzazione per San Giuliano, noi abbiamo fatto approntare il progetto e abbiamo già speso 250mila euro. Il Comune, poi, ha cambiato idea e ha pensato di trasferirci davanti all'Italiana Coke. Benissimo, se è fattibile ci spostiamo, almeno così chiudiamo un'agonia che va avanti da più di dieci anni. Ma dopo mesi di tira e molla, ora l'Urbanistica viene a dirci, in pratica, che per convocare la Conferenza dei Servizi serve un nuovo progetto per l'area alternativa: dopo quel che abbiamo pagato, dovremmo sobbarcarci un'altra spesa senza nemmeno sapere se poi si potrà fare? Ci sembra pura follia, l'idea è del Comune, prepari lui il progetto».

L'impresa di costruzioni Rossi, intanto, va avanti con le ruspe e spiega di aver avviato i lavori per l'urbanizzazione primaria, strade, sottoservizi, marciapiedi: «Se non troviamo problemi di inquinamento particolari, nel giro di un anno e mezzo ultimiamo questa parte. Nel frattempo, in contemporanea, il Magistrato alle Acque dovrebbe creare la banchina nuova dove saranno realizzate le cavane. A giorni l'architetto dovrebbe avere una risposta in merito». Tra un anno e mezzo, pronte urbanizzazione e banchina, il programma prevede di cominciare con la parte meno impegnativa, l'allestimento delle cavane, per finire completamente i lavori entro 3 anni o poco più.

Elisio Trevisan