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COMUNICATO STAMPA

Lo spazio adriatico

Libri e incontri sul nostro mare

Cesenatico, Museo della Marineria, 5, 11, 22 marzo - ore 17.30

La storia è molto spesso passata attraverso il mare, dove si sono misurate tra loro le

potenze economiche e militari degli stati, e dove hanno vissuto e intrecciato i loro scambi

culturali e sociali tutte le civiltà; malgrado ciò, sono relativamente pochi i libri italiani di storia

marittima. A dispetto di chi voleva gli italiani "popolo di navigatori", il mare, al contrario, non

è mai stato al centro della nostra cultura storica e letteraria, e nemmeno delle abitudini

sociali e sportive, dove si parla tuttalpiù di vacanze estive in spiaggia. La vicenda del

rapporto tra gli italiani e il mare, dunque, resta ancora in gran parte da indagare.

Per questo motivo il Museo della Marineria, grazie alla collaborazione del Prof. Maurizio

Ridolfi (Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Tuscia - Viterbo), ha

ritenuto interessante proporre al pubblico tre incontri con altrettanti storici che hanno posto il

mare al centro della loro ricerca e riflessione, autori o curatori di libri usciti di recente che

rivolgono lo sguardo al mare e in particolare (ma non solo) all’Adriatico.

· 5 marzo: Paolo Frascani (Università di Napoli): Il mare (Il Mulino, 2008)

· 11 marzo: Stefano Trinchese (Università di Chieti): Adriatico contemporaneo

(Franco Angeli, 2008)

· 22 marzo: Rolf Petri (Università di Venezia): Nostalgia. Memoria e passaggi tra le

sponde dell’Adriatico (Edizioni di Storia e Letteratura, 2010)

Gli incontri sono introdotti e animati da Maurizio Ridolfi (Preside della Facoltà di Scienze

Politiche dell’Università della Tuscia - Viterbo), Fabio Fiori (autore di vari volumi sul mare

Adriatico), Davide Gnola (Direttore del Museo della Marineria di Cesenatico).

Gli incontri si tengono alle 17.30 all'interno del Museo della Marineria.

Seguirà un brindisi tra le barche del museo con vini della costa adriatica.

Info: 329-2107711 - museomarineria@cesenatico.it


Schede su autori e libri

Paolo Frascani è Professore ordinario di Storia economica nella Facoltà di Scienze

Politiche della Università degli Studi "L'Orientale" di Napoli, e da oltre un decennio si occupa

di storia marittima del nostro Paese in età contemporanea. Il suo più recente volume, Il mare

(il Mulino, 2008), ha ottenuto il premio "Libro del Mare 2008" per la sezione saggistica. Così

ha motivato il tema da lui scelto: "A lungo la storiografia ha considerato marginale e

ininfluente il rapporto tra le popolazioni del Meridione e il mare. Oggi qualcosa sta

cambiando e le ricerche più recenti pongono in evidenza il posto che la gente di mare

occupa nella storia politica e sociale del Mezzogiorno". In precedenza ha tra l’altro

pubblicato A vela e a vapore: economie, culture e istituzioni del mare nell'Italia dell'Ottocento

(Donzelli, 2001).

Paolo Frascani, Il mare, Il Mulino, 2008

Nonostante l'Italia sia delimitata su tre lati da coste e spiagge, il rapporto degli italiani con il

mare da "popolo di navigatori" si è attualizzato nel più domestico "navigatori della

domenica", nel moderno rito estivo della vacanza al mare. A dispetto della collocazione

geografica l'immaginario collettivo dell'Italia balneare si rivela riduttivo e mostra segni di una

fragilità dalle origini lontane che risalgono all'essere l'Italia una società in larga parte agraria

e urbana. Per molto tempo, quasi fino alla fine del '700, il mare è rimasto custode estraneo

e, a volte, ostile della storia civile del Paese. I secoli successivi alla stagione d'oro del

Mediterraneo cinquecentesco sono quelli che vedono l'eclissarsi dell'identità marittima del

paese e del suo primato e conseguentemente del suo declino, in termini di lavoro,

produzione e utilizzazione delle risorse. Nell'800 con l'apertura del canale di Suez lo Stato,

facendo lievitare la fantasia e le ambizioni della sua borghesia e con l'opera di risanamento

di uomini e ambienti, innescherà meccanismi decisivi per la riformulazione dei caratteri

marittimi della società italiana. Ma, al di là delle apparenze, questo processo non riuscirà a

elevare la consapevolezza di sé della nuova Italia marinara.

Stefano Trinchese insegna storia contemporanea nella Facoltà di Lettere dell’Università

G. D’Annunzio di Chieti, della quale è preside. E’ presidente del Centro per le civiltà

dell’Adriatico. Ha studiato nelle università di Bologna (1975-80), Bonn (1983-86) e Paris-

Sorbonne (1986-87), conseguendo il dottorato di ricerca a Roma-La Sapienza (1987-90). Ha

svolto semestri di studio in Turchia (1993-96) e in Germania (1998-99). Ha insegnato storia

della Turchia presso l’Ispettorato dell’Esercito. E’ membro del direttivo della Società italiana

per la storia contemporanea e dell’Istituto Paolo VI per la storia del movimento cattolico. E’

autore di monografie su temi di storia politica e religiosa europea e mediterranea.


Adriatico contemporaneo. 
Rotte e percezioni del mare comune tra Ottocento e

Novecento, a cura di Stefano Trinchese e Francesco Caccamo, Franco Angeli, 2008.

Gli studi sull'Adriatico tendono a privilegiare il mare nostrum romano o il golfo di Venezia

tardo-medievale e moderno, o altrimenti a spostarsi sulla più immediata attualità.

Questo volume, nel quale sono raccolte le ricerche compiute da un gruppo di giovani

studiosi nell'ambito di un progetto Interreg coordinato dal comune di Pescara, si concentra

invece sui grandi cambiamenti sopraggiunti con l'epoca contemporanea. È infatti tra

Ottocento e Novecento che si consuma la crisi delle grandi entità multietniche e dinastiche

che per secoli avevano esercitato la loro influenza sulla regione, l'impero asburgico e quello

ottomano, entrambi in certa misura eredi della Repubblica di Venezia. Al loro posto si

affermano nuove entità legittimantesi sulla base del principio di nazionalità o del diritto

all'autodeterminazione, ma troppo spesso animate da disegni espansionistici se non

egemonici. Si tratta di un periodo nel quale lo spazio adriatico perde definitivamente la sua

unità, per cadere preda di tensioni etniche e di contrasti ideologici; un periodo al quale

bisogna comunque tornare a guardare per lasciarsi definitivamente alle spalle le divisioni del

passato e per ridare centralità al "canale adriatico", imprescindibile collegamento tra Europa

e Mediterraneo.

Rolf Petri si è laureato a Marburg in Germania e ha conseguito il dottorato di ricerca

all'Istituto universitario europeo di Firenze. Ha lavorato all'Istituto storico germanico di Roma

e ha insegnato alle Università di Bielefeld e Halle in Germania prima di giungere a Venezia. I

suoi interessi di ricerca vertono sulla storia economica italiana ed europea nei secoli XIX e

XX, sui processi di identificazione collettiva con il territorio. Dal 2006 al 2009 è stato

coordinatore dello European Doctorate in the Social History of Europe and the

Mediterranean "Building on the Past". È coautore di Porti di frontiera. Industria e commercio

a Trieste, Fiume e Pola tra le guerre mondiali (Viella, 2008).

Nostalgia. memoria e passaggi tra le sponde dell'Adriatico, a cura di Rolf Petri,

Edizioni di Storia e Letteratura, 2010.

In questo libro si esplora il variegato uso che memoria e politica fanno, sulle rive del Mare

Adriatico, del sentimento nostalgico. Un sentimento, questo, che spazia dalla brama di un

Altrove utopico, così frequente nelle mobilitazioni sociali e nazionali, allo struggente

rimpianto di un’Età dell’Oro, essenziale alla elaborazione luttuosa dei passaggi politici, e alla

costruzione di miti e memorie collettivi. Sullo sfondo delle plurime vicende storiche qui

indagate si impongono però anche delle domande di valenza generale: quali sono le basi

psicologiche e culturali delle lotte attorno all’identità e alla memoria collettiva? E come si

spiega che simili contese in apparenza non cessano mai di suscitare tante passioni ed

emozioni? Per rispondere a queste e altre domande, oltre allo studio delle singoli situazioni il

libro propone al lettore anche qualche ragionamento più concettuale e teorico.

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                           byRevi 1.3.2010