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La prima regata del “piccolo campionato di VT di Sangiuliano”,

a bordo di Siora Marisa, ovvero “Siete uomini o signorine”

 

Finita la faticaccia della regata dei Fortini avevo le batterie completamente scariche e qualche acciacco fisico, non pensavo pertanto di poter partecipare anche alla prima regata del Piccolo Campionato di “Sanzulian”, ma il grandissimo e contagioso entusiasmo di Vittorio, Vanni e Ruggero mi ha rianimato.

Dapprima mi solleticava l’idea di cambiare categoria e “timonare” per la sua prima regata ufficiale Aséo bellissima sanpierota di Menetto, degli armatori Vanni Vercio e Franco Dan, funambolico prodiere di Siora Marisa nonché aspirante regatante di “Star” dopo la regata dei fortini,(chiedere all’equipaggio di Soravento).

L’occasione però era tagliata su misura per permettere a Franco di portare una barca per la prima volta in regata, così abbiamo cambiato strategia e siamo scesi in acqua anche con Siora Marisa.

A questo punto, in mancanza di equipaggio, ho dovuto reclutare come in uso nei vascelli di linea del 18° secolo, la peggiore ciurmaglia di tutta la costa, delle facce da “galera” buone esclusivamente come forzate ai remi: Si trattava delle mie figlie Camilla e Giorgia, della loro amica Benedetta e di Teresa, corsista dell’ultimo corso di Claudio Soffrizzi.

Nel tragitto fino alla Canottieri, ho fatto un corso di vela accelerato alle ragazze, che con mia sorpresa hanno appreso tutto molto velocemente, non restava che andare in acqua e fare del nostro meglio.

Prima della partenza si è alzato un filo d’aria sui due nodi che, se da una parte penalizzava la Siora Marisa che con poco vento e peso a bordo soffre molto, dall’altra mi tranquillizzava data la quasi totale inesperienza del mio equipaggio. 

 

Decido di partire, mure a sinistra, dato che con un unico bordo si poteva andare diretti alla boa di disimpegno, mi tengo però troppo in linea con la boa e le barche sopravento, Toga e Peustrada mi coprono facendomi ritardare la partenza e obbligandomi a scadere sottovento per cercare aria meno “sporca”, per poi accodarmi una volta passate, sento uno sciabordio a poppavia sopravento, mi domando chi ancora mi avrebbe coperto, mi giro…. Aséo, ostrega, forse non dovevo rivelargli troppi “segreti” del mestiere… il peso a bordo è notevole e Siora Marisa lo patisce molto, il vento è troppo leggero e siamo lenti.

 

Arringo la ciurmaglia e sposto i pesi sottovento, gli scarichi di Masorin ci rendono la vita difficile ma, all’incrocio con Berta è costretto a poggiare lasciandomi un buchetto “pulito” dove infilarmi… e lo passo sopravento siamo quarti non male, non faccio in tempo a respirare, che Berta da sopravento ha già virato con un velocità impressionante e mi ingaggia in boa all’esterno togliendomi vento e passandomi sopra la prua con un’agilità incredibile… riavviamo la barca e, con non poca fatica, passiamo, il mio pensiero era per la ripartenza in mezzo all’orda selvaggia che stava arrivando, dato che la boa andava passata in senso orario facendo praticamente un 360°. Riesco passare in mezzo e parto mure a dritta all’inseguimento, il vento ha leggermente rinforzato e adesso camminiamo di più, andiamo all’attacco di Berta che ci porta al vento due o tre schermaglie e Diego Callegaro, a timone, ci fa passare con un sorriso, ma riusciamo solo ad affiancarli dato che il vento scema nuovamente e perdiamo velocità,  da dietro rinvengono con un passo velocissimo Vento di Venezia e Francesca, che stringe tantissimo e cerca il mio sopravento, se vado sotto Francesca per noi è la morte e ci difendiamo andando più volte al vento come segnale della nostra combattività, costringendo Flavio a passaci a sinistra, ma a questo punto siamo prigionieri e troppo alti, finiamo vicini all’isola di Campalto  e ci piantiamo sottovento, con Toga, Francesca e Berta che se ne vanno, settimi, speravo di passare meglio per tenermi alto nel bordo successivo e chiudere verso la boa, ma la foga di difenderci al vento la paghiamo ora... a dire il vero anche nella virata successiva mi trovo in difficoltà perdendo molto tempo (e poi scoprirò anche il perché) e da dietro recuperano, vedo Vuelvo al Sur, Masorin, Morbinosa, ma continuiamo con le nostre intenzioni stringere il più possibile sfruttando il giro stretto all’isola e partendo più alti degli altri, unici a scegliere tale rotta…  evitiamo sottovento la “famigerata” motta di sassi che ci fa scadere un po’, la scelta sembra pagare, siamo i più alti di tutti e recuperiamo. 

 

A bordo le ragazze ridono e scherzano, ci apriamo qualche bibitina, ma le tengo sotto per non avere nulla che opponga resistenza la vento, ogni tanto attiro la loro attenzione sul fiocco che fileggia, o sul fatto che la boa è li vicina ma per raggiungerla dobbiamo risalire il vento, Teresa mi chiede informazioni sulle secche e sull’altezza dell’acqua, la mia intenzione è di non avvicinarmi troppo a Venezia, o al cimitero, le onde e il vento sporco li sono micidiali e cerco di rimanere nel campo destro, incrocio in due bordi Vento di Venezia e Caprera, al secondo incrocio, mure a dritta, viro sopra la poppa di Caprera e per effetto della maggiore altezza ci mettiamo fra loro e la boa anche se indietro di linea… SECONDI e in posizione di vantaggio. Ma la Siora Marisa continua a soffrire e camminare poco, Caprera fa un angolo migliore del nostro e sono costretto a tenermi poggiato scadendo un po’ e perdendo ulteriormente terreno verso San Secondo… siamo lenti e tutte le barche sottovento camminano più di noi, vedo Aseo, su una rotta eccezionale, EL Moro e Moretta portarsi velocemente verso San Secondo, ma non possiamo far altro, la rotta è giusta, perdiamo tanto da Caprera, ma teniamo duro sento che li in fondo c’è il vento … non arriviamo più, Caprera vira, vedo sfilare davanti a me Peustrada prima e Toga dopo viro e mi accodo a Toga. Cerco di ingaggiarli interno in boa ma… la barca non vira, scontro la randa ma andiamo solo indietro, mi giro, guardo a prua e mi accorgo che il fiocco è scontrato al contrario… ops siamo in panna, colpa mia dovevo controllare, do il comando e correggiamo subito ma ripartire al vento attaccati alla boa non è facile scadiamo… sotto l’incitamento di Vanni Vercio , sulla barca appoggio, doppiamo la boa anche noi…  bhe dai non male quarti in coda a Toga e primi delle barche piccole. Ci rilassiamo e mangiamo qualche biscottino… da dietro però vediamo che Moretta rinviene con una velocità preoccupante… provo a spostare i pesi ma niente, optiamo per un cambio fiocco…  guardo gli uomini negli occhi… e chiedo… “è l’ora della verità, siete uomini o signorine???” Risposta unanime… SIGNORINE… mi rassegno, mando Camilla in coperta a murare il secondo fiocco, Gorgia alla drizza, Teresa alle scotte e Benedetta al recupero… ammainiamo, non male non va nemmeno in acqua con 4 nodi quasi al mascone, viene incocciato il secondo, che va a riva che è una meraviglia, che equipaggio, adesso si vola e rintuzziamo l’avanzata degli inseguitori verso la seconda boa gialla, manteniamo un buon vantaggio, prima della boa però decido un secondo cambio per non affrontare il piccolo lato di bolina larga con il fiocco sbagliato e per non impegnare troppo le ragazze sia a tenerlo che a gestirlo poi sulla poppa… fatta l’esperienza col primo, il secondo cambio va che è una meraviglia e il fiocchetto piccolo è su subito prima della boa, orziamo e, per la prima volta in regata, comincio a chiamare sopravento le ragazze una alla volta fino a portarle sulla nerva, che spettacolo, peccato non avere una fotografia, siamo in cinque fuori bordo e con il rinforzo Siora Marisa fa vedere di che pasta è fatta, camminando che è un piacere, Giorgia insospettita mi guarda e mi chiede se so quello che sto facendo, la tranquillizzo e voliamo verso San Giuliano. Siamo quasi all’isola, passiamo il “mar dei sargassi” di Salgariana memoria e ci teniamo discosti per evitare la secca, Moretta, che ha tenuto a bada Vento di Venezia in netto recupero finisce in secca; in canale Vento di Venezia, che ci ha raggiunti in men che non si dica, cerca di entrarci interno, rispondo un paio di volte verso le bricole per dare un segnale a Claudio, ma mi rendo conto che se mi ingaggio con lui, Moretta potrebbe approfittarne, perché nel frattempo ha liberato il timone ed è ripartita… ma quanto corre, Vento di Venezia passa interno, allargo per non finirgli sottovento, perdendo ulteriore tempo e strambo, ai portanti il peso lo sento ancora di più, siamo ancora lenti e Moretta ci prende, stramba rolla, va con la varea in acqua ma non si ferma… sembra a motore, adesso si che dobbiamo difenderci davvero, tengo la vela cazzata per orzare più facilmente senza perdere troppa velocità, mi tengo altissimo, un violino però mi vira a prua e si pianta… riesco a passare fra lui e il “fiasco” in cemento, sperando di non lasciare il timone sull’isola, Moretta non può passarci sopra perché non c’è abbastanza “acqua”, la boa del traguardo è prossima, sposto l’equipaggio sottovento per avere maggiore spigolo e orzare più agevolmente in difesa, in barca c’è un silenzio incredibile tutti sono concentrati sulle loro manovre e non vogliono distrarmi, la tromba del traguardo non suona più, sono attimi lunghissimi… finalmente TAAAAA, a cui fa eco un urlo di gioia a bordo… ce l’abbiamo fatta, primi e felici, ci complimentiamo con l’agguerrito equipaggio di Moretta che nel frattempo ci sfila sottovento e mi tornano alla mente le parole di Vincenzo dopo la battaglia del bocolo… “bella battaglia… ma ho l’impressione che sarà così per tutto il campionato” ed effettivamente siamo primi in classifica pari merito nel campionato AVT e Primi e Secondi nel piccolo campionato di VT di San Giuliano. Dalla banchina fra la gente scovo un volto sorridente, è Sara mia moglie che ha finito una gara di corsa ed è venuta a vederci… che bella giornata. 

 

Alessandro Dissera

  


l'imprevisto e anomalo vento da SE alla partenza, ha costretto la giuria a "rovesciare" la direzione del primo tratto "verso il vento". La B1 é stata comunque lasciata a dritta, come da Bando, ma non si sono create situazioni critiche.  

 

Siora Marisa taglia davanti a Moretta in recupero (foto tony)

 

                                                                                                                                           byRevi 11.5.2010