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E' on Line in n. 4 di BEC
la
rivista on line di barche d'Epoca e Classiche
di Paolo Maccione

... Da Paolo Maccione riceviamo e volentieri pubblichiamo...

Gentile amico, cortese amica,

è online il numero 4 di BEC, Barche d’Epoca e Classiche, la web-magazine fondata e diretta da Paolo Maccione. Collegati e naviga su

 

www.barchedepocaeclassiche.it

 

MARIQUITA SI AGGIUDICA IL PYTA 2011, YACHT TRADIZIONALE DELL’ANNO - IL REDDITOMETRO DELLA NAUTICA – I RESTAURI DELLA ‘ROSA DEI VENTI’ - AL VIA IL CAMPIONATO CAMPANO PER VELE LATINE – PERSONAGGI: ALEX MAZZONI E MARCO GAROFALO – ANCHE L’ARCHITETTO RODOLFO FOSCHI SCRIVE PER ‘Barche d’Epoca e Classiche’ - IL RECUPERO DI ‘BAMBA’ E DELLA PARANZA MAKALLE’ … e tanto altro ancora.

L’EDITORIALE

 

I FRANCESI HANNO IL PYTA. BEC PROPONE UN PREMIO SIMILE ANCHE IN ITALIA

 

Il PYTA, ovvero Prix du Yacht de Tradition de l’Année (Yacht Tradizionale dell’Anno), è un premio istituito nel 2009 dalla rivista francese Série limitée del gruppo editoriale Les Echos, con sede a Parigi, assegnato annualmente ad un’imbarcazione a vela d’epoca o classica (leggi l’articolo su questo numero di BEC). Come funziona? Tra maggio e ottobre, in occasione di sei regate francesi di barche d’epoca (da Antibes a Douarnenez, da Marsiglia a Saint Tropez), vengono selezionati 18 scafi (tre per ogni raduno) che si contendono il premio finale. Chi si iscrive a un raduno concorre automaticamente all’assegnazione del PYTA e chi viene nominato in occasione di un evento non può esserlo in un altro. Le premiazioni avvengono nel mese di dicembre a Parigi in occasione del Salone Nautico. Nel 2009 ha vinto Moonbeam IV del 1914, nel 2010 Bona Fide del 1899 e nel 2011 Mariquita del 1911.

 

Le giurie locali, coordinate da una giuria nazionale, assegnano dei punteggi in base a parametri quali l’estetica, la manutenzione, la storia e le navigazioni compiute da ogni scafo. Nel 2011 sono stati tanti i personaggi coinvolti nel PYTA, a cominciare dagli organizzatori degli eventi locali, da Yann Joannon di Antibes a Jean Paul Ortelli di Cannes, a rappresentanti di cantieri (Pasqui e Guip), dal Presidente dell’AFYT (Association Française des Yachts de Tradition) all’architetto navale Guy Ribadeau-Dumas e a Gérard D’Aboville (Presidente della Fondazione del Patrimonio Marittimo e Fluviale). Insomma, un comitato di personalità francesi qualificate e di alto livello.    

 

        A partire dalla prossima primavera scatteranno le nuove selezioni per l’assegnazione del PYTA 2012. E in Italia? A parte alcuni premi assegnati nel corso degli anni da riviste di settore come Yacht Digest o riconoscimenti per il ‘miglior restauro’ consegnati in occasione di raduni di vele d’epoca, non esiste un vero proprio PYTA italiano. Dunque, lo proponiamo noi di Barche d’Epoca e Classiche. Già, ma come chiamarlo? I nomi potrebbero essere tanti, ma il più immediato potrebbe essere semplicemente “Yacht Tradizionale dell’Anno” (spesso i nomi troppo complicati vengono dimenticati, quindi è meglio essere da subito chiari e diretti).

 

        E come funzionerebbe? Semplice! In Francia selezionano sei eventi? Stessa cosa si potrebbe fare in Italia. Noi abbiamo i raduni di Porto Santo Stefano, Imperia (o Porto Rotondo negli anni dispari), Napoli, Gaeta, Le Grazie, Viareggio, oltre ai raduni di ottobre di Trieste (Trofeo Città di Trieste e Barcolana Classic) o, ancora negli anni dispari, la Festa della Marineria della Spezia. Basta scegliere. Ogni giuria locale potrebbe segnalare tre imbarcazioni, che diventeranno le candidate per la vittoria finale. L’unico vero problema consiste nell’individuare una struttura e uno sponsor in grado di accollarsi l’onere (e l’onore) di coordinare la complessa macchina organizzativa. Semplice, no? … mica tanto

 

        Noi la proposta l’abbiamo lanciata, vediamo se ci sarà qualcuno in grado di accogliere quella che si presenta come una vera e propria sfida. Qualunque cosa succeda, Barche d’Epoca e Classiche si assume la paternità della proposta … italiana.

 

        Nel frattempo leggetevi il quarto numero di BEC e, come sempre, vi chiediamo di diffondere alla vostra mailing list la nuova uscita della nostra (e vostra) web-magazine.

 

Il vento sotto l'ombrellone è insipido. Un marinaio in spiaggia, al confine dell'acqua, è un naufrago (Arch. Rodolfo Foschi).

 

Il Direttore

Paolo Maccione

 

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                                                                                                                                           byRevi 19.9.2011