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Diario di bordo di Giorgio Pavan  
Giorno per giorno le 19 tappe
in trimarano lungo la Dalmazia

... guida passo passo
di come navigare e dove mangiare

Crociera  2012 con «Magna Sionere»

 

Note di viaggio e gastronomia [.. e non perdere il fine pagina !!]

 

28 luglio 
Giorno 1

Partiti da Monfalcone a mezza mattina siamo arrivati a Novigrad al pomeriggio: tutto motore fino a capo Salvore, poi da Umago è entrato un SW che ci ha costretto a far bordi per arrivare. Notte in Marina, perché in porto non c’era posto ai gavitelli  e c’era vento.Cena da Sidro perché il Mandrac che è il nostro posto preferito è caro e volevamo provare dell’altro. Cena ottima con cevapcici e calamari fritti e birra.

 

Giorno 2 da Novigrad a Veruda-Soline . L’Istria è il posto giusto per un trimarano visto che la brezza è sempre dalla bolina larga al laschetto. Pur con vento debole noi viaggiamo a 7-8 nodi e passare tutte le altre barche è un piacere. Tra Rovigno ed Orsera c’è la più grande concentrazione di onde di motoscafi. Sembra di essere in laguna. Cena al rist Barka che è a 200 mt dalla  riva a SE. Un posto da cevapcici e calamari , frequentato da Tedeschi e Olandesi. Prezzi onesti e cena onesta.

 

Giorno 3 da Veruda a Ilovik. Non c’era quasi vento ed abbiamo consumato un sacco di benzina. Notte all’ancora dal lato di S. Pietro in acqua bassa  vicino al cimitero ed  un ovile in attivitàDato che il rist porto era chiuso, abbiamo mangiato alla trattoria Amici sul molo.buona cena,buona scelta di pesce e buon vino (malvazia).

 

Giorno 4 da Ilovik  partiti senza vento, è entrato un E che ci ha portati a Olib a 10-12kn di bolina stretta. Sosta a Olib, pranzo e poi ripartenza con arrivo a Ist tutto con vento portante e media sugli 8-9 kn .
Si è liberato un gavitello mentre arrivavamo noi. Per inciso attorno alla punta nord di Olib ci sono delle piscine con acque fra le più belle che ho visto in vita.Vale la pena di fermarsi.

Invece sul lato sud di Ilovik c’è una vera , bella spiaggia di sabbia.

Cena al rist Kety. Pretenzioso ma ci ha deluso (fritto di scampi con la buccia! E brodetto in cui non c’era niente, salvo  testa di scorfano e la polenta. Malvazia molto buona.Il tutto per oltre 100 euro in 2.Sconsigliato) .Molto meglio la Konoba Maestro dove si mangia maialino allo spiedo oltre a pesce e pizza.

 

Giorno 5 da Ist a  Katina al passaggio a N. partiti con poca aria siamo arrivati a Bozava con intenzione di fermarci per pranzo visto che andavamo pianissimo. A Bozava non ci vogliono ed un po’ di arietta ci ha tirati verso Iz. Poi è entrato in NW ed ha cominciato a rinforzare. Abbiamo fatto la discesa di Dugi Otok  toccando più volte il 16 kn e arrivando fino a 16,9. In un attimo siamo arrivati a Zaglav per fare benzina e da lì abbiamo continuato fino a Katina. Di solito ceniamo alla Bagatelle, perché la signora ci è molto simpatica. Ma era chiuso per febbre ad un bambino. Abbiamo mangiato al ristorante a fianco .Mangiato bene prosciutto e formaggio, pesce ai ferri, bottiglia di vino

 

Giorno 6  da Katina a Lavsa. Partiamo con poca aria, ma ancora si andava. Abbiamo incontrato 3 catamarani da spiaggia ed un piccolo trimarano Weta da 5mt che facevano scuola di vela..A Levrnaka ci siamo ancorati per pranzo in acqua stupenda all’angolo NE della baia vicino all’isoletta di  Susica.Ormeggio consigliato.Volevamo poi continuare fino a  Ravni Zakan anche per acquistare qualche scorta alimentare, ma non c’era vento e così abbiamo deciso di fermarci a Lavsa, che è il solito posto bellissimo (anche se l’acqua non è così trasparente). Abbiamo cenato all’unica trattoria  con un bellissimo rombo di almeno 1,2kg, Grascevina,patate e bieta (abbiamo fatto una cura di patate e bieta). Incontrato una strana coppia su piccolo mostoscafo: lui che vende veicoli commerciali Volvo a Mestre, lei trevigiano con labbra all Alba Parietti.Abbiamo fatto chiacchere fino a che ci hanno consigliato di andare a dormire.

 

Giorno 7 da Lavsa a Kaprije.. Siamo prima passati a Ravni Zakan a far compere. Questo ci ha dato modo di fare molti bordi in bolina contro un tenue brezza da SE e un Salona 36 (o 38?) e un Oceanis 43..Con vento leggerissimo andavamo meglio noi, poi appena la brezza era sui 4-5 nodi loro stringevano molto meglio e guadagnavano bene ma poi il canale si è allargato e la brezza è aumentata e noi siamo arrivati a Ravni Zakan ad oltre 10kn.Hanno ristrutturato l’albergo e ne hanno fatto un locale da fighi. E’ infatti pieno di motoscafi. Siamo andati via subito e abbiamo puntato su Kakan, dove c’è un ancoraggio bellissimo sul lato E tra la costa e le due isolette di fronte. C’è posto per  un sacco di barche senza disturbarsi. C’è  anche un baretto. Abbiamo raggiunto il porto di Kaprije con 2 mani alla randa ed un fazzoletto di fiocco facendo 9 nodi di bolina . Vento ben oltre i 25 nodi nel canale tra le isole. Ancoraggio verso il fondo del porto in acque tranquille.

Cena da Sanpier. Con eccellente insalata di folpo (puro folpo, niente patate) e  Scorfano.ai ferri (il padrone imbroglia sui pesi del pesce.Lui giurava che era almeno 1 kg , ed io che non era più di 800 gr. L’abbiamo pesato ed era 750! Allora ha detto che con le viscere era almeno 850.Ho accettato il compromesso.)Alla fine il prezzo era in linea, anzi meno caro che in altri posti.

 

Giorno 8  da Kaprije a Primosten. Navigazione tranquilla, si arriva in poco tempo e Primosten è un posto carino, pieno di vita e di ristoranti e di troppa gente. Ci sono solo troppi motoscafi che fanno onda, proprio come in Istria. Notte in porto a gavitello. Cena da Brazzera  con buone sarde ai ferri (poche) e antipasto, contorni e bottiglia di vino di Sebenico (non ricordo cos’era).Prezzi normali.Rock band di ragazze niente male al Pub Legends, altro concerto in piazza ed una banda pronta a suonare che passeggiava qua e là.

Meraviglia delle meraviglie, la banda mi sveglia la mattina. Avevo un sonno cane.Ma ch ore saranno? Le 6,30!!! La banda ha girato tutto il paese accertandosi di avere svegliato tutti fra le 6,30 e le 7,15 e poi se ne sono andati!

Il nostro programma era di andare a Rogoznica, ma avevamo visto abbastanza gente ed abbiamo deciso che la costa non è un posto per noi per cui abbiamo girato la prua e abbiamo deciso di andare a Zlarin, con la scusa che il vento suggeriva di andare di là.

 

Giorno 9 da Primosten a Kaprije. Di ritorno da Primosten con vento portante sostenuto  senza guardar troppo la carta devo aver fatto un po’ di casino con le isole, e mi sono trovato a puntare su  Zirje invece che a Kaprije come inizialmente avevo deciso. Quando ci siamo trovati al traverso di Muna, ed ho accertato che eravamo sull’isola sbagliata ho deciso che una nuova notte a Kaprije non ci poteva far male. Siamo tornati da Sanpier e di nuovo ho litigato con il padrone per due eccellenti triglie ai ferri del peso di non più di 750gr pagate per 1 kg ,Ha un listino più basso di altri posti, e poi arrotonda sui pesi.Un bel po’ stronzo, ma il pesce era eccellente. Il prezzo pagato è in linea con altri posti.

 

Giorno 10 da Kaprije a Zlarin. In canale c’era un sacco di vento da ESE . Io avevo una mano e fiocco e poi due mani e fiocco. Facevamo meglio di altre barche sui 12 mt chiaramente sovrainvelate.Non sono molte miglia, ma fatte tutte contro vento forte sono faticose.Dalla nostra avevamo che almeno siamo andati piuttosto veloci, sempre sopra i 7 nodi, anche se stringendo meno di altri.

A Zlarin si sente il profumo dell’isola ancora prima di arrivare in porto. Già nel golfo di ingresso c’è un profumo di erbe officinali che colpisce.. In porto non ci volevano (era pieno di barche, diversamente dall’anno scorso) e ci siamo messi all’ancora  fuori dalla diga foranea in zona riparata.

Avevamo prenotato da Koral che è piuttosto squallido, solo perché c’eravamo stati l’anno scorso ed avevamo mangiato un’ottima peka di agnello. Questi stronzi hanno dato via il nostro tavolo (che era in zona arieggiata) e così pur essendo disponibili altri 20 tavoli siamo andati a cenare fronte molo in una konoba di cui non ricordo il nome  .che è chiaramente il posto must be di Zlarin. Buon servizio, buona cena con piatti standard. Prezzo in linea. Zlarin è un bel paesetto con bei palazzatti ed un paio di ville storiche di gran pregio.Un luogo dove è piacevole stare. C’era un concerto rock in una delle ville ed una esibizione di chitarra classica e violino in porto.

 

Giorno 11 da Zlarin a Prvic passando per Karpanj  (che è un  bel paesino) e per Sibenik. Con la brezza siamo entrati a Sibenik, abbiamo fatto due bordi davanti alla città vecchia da cui siamo passati lo scorso 31 dicembre, abbiamo salutato 3 trimarani più grandi di noi che arrivavano in formazione, e poi siamo ritornati fuori dal fiordo. Abbiamo tirato qualche bordo verso nord e poi abbiamo deciso che se volevamo andare a Prvic e trovare posto in porto era meglio non fare tardi. Prvic Luka è un bel porto ed un bel posto con  vari gavitelli ed ormeggi ad un molo che era pieno di motoscafi come dappertutto. Siamo stati bene ad un gavitello. Abbiamo mangiato  bene una Peka di capretto a Stara Makina  (vecchia macchina), un antico frantoio (edificio) sul porto restaurato molto bene e gestito come ristorante .Sulla fondamenta dove abbiamo mangiato è esposta anche la macchina (una pressa di una ditta di Firenze) che dà il nome al locale.. Il paese di Luka è collegato con una piacevole stradina con l’altro centro, Sepurine, che è posto sul lato nord dell’isola. La passeggiata è piacevole e Sepurine è un bel posto.

A Luka c’era uno spettacolo con un coro vocalist.

 

Giorno 12 da Prvic a  Murter

Con vento di NW era tutta bolina e c’era un po’ d’onda  . Così quando è cominciata Miurter  siamo andati fino Tisno a vedere se il ponte magari apriva per noi per farci passare e comodamente evitare le ondo. Niente da fare. Ma abbiamo visto Tisno che è un bel paese e Jezera, che invece non sembra valga la pena, ma appena un miglio a S c’è un golfetto protetto da una isoletta. Le acque sono belle e vale la pena di una sosta per pranzo.Poi  doppiato il capo a sud abbiamo ritrovato l’onda ed abbiamo risalito il NW fino a Betina. Il golfo di Betina è molto articolato e pieno di begli ancoraggi soprattutto per barche a basso pescaggio.

Abbiamo cenato sul moletto di  un ristorante di cui non ricordo il nome quasi in faccia a Magna Sionere, perché ero preoccupato dell’arrivo della bora previsto a fine del NW. La cena è stata la più cara di tutta la vacanza. 122 euro in due, ma abbiamo avuto 4 antipastini di eccellente livello ed un sanpiero da 1kg oltre ad una bottiglia di buon malvazia. La bora è iniziata presto e noi abbiamo finito la cena affrettatamente per tornare in barca e cercarci a lume di torcia un ancoraggio meno esposto alla maretta che si forma in quel porto molto grande. Abbiamo ancorato al riparo dalla punta del cimitero (avevo già visto il posto quando era ancora chiaro) ed abbiamo ballato poco nonostante la bora soffiasse tutta la notte ad oltre 20 nodi con raffiche più sostenute.

 

Giorno 13 da Murter a Biograd

Siamo usciti da Murter con una mano e bora sostenuta, per sfruttare la coda del vento nella nostra risalita verso nord. In capo ad un paio di miglia il vento era finito del tutto.Tra vela e motore siamo andati aVrgada a fare il bagno perché la spiaggetta di S. Andrea  è veramente un bel posto . Avevamo anche bisogno di fare la spesa non fatta a Murter a causa della bora. A pranzo un antipasto alla Brazzera, che è un ristorante di cui conserviamo un bel ricordo.(un’ottima cena con noi due come soli clienti alla sera. Avevamo prenotato con largo anticipo vedendo il locale pieno durante il giorno. Anche stavolta era pieno a mezzogiorno).

Poi con vento NW progressivamente più sostenuto ci siamo avviati verso Rawa.Ma quando siamo stati verso la punta sud di Pasman ho deciso di provare il canale tra Pasman e la costa. Il vento veniva giù diretto lungo il canale e sempre più forte.Abbiamo finito a far bordi con 2 mani alla randa ed un fazzoletto di fiocco. Rispetto ad altre 2 barche grandi che risalivano con noi facevamo molto meglio di loro, ma devo dire che era una fatica improba. Poco oltre Biograd abbiamo deciso (Graziella ha deciso a maggioranza assoluta) che era abbastanza e siamo riparati in marina a Biograd.E’ stato un bene.A Biograd siamo affezzionati perché era il posto dove abbiamo messo in acqua Zakete 2-3 volte per le nostre crociere.Abbiamo cenato nello stesso ristorante di vari anni fa.La notte la bora è venuta giù molto forte ed anche al mattino era oltre i 25 nodi e con raffiche molto forti.

 

Giorno 14 da Biograd a Rawa

Abbiamo aspettato a partire che ci fossero meno raffiche.Poi con 2 mani  al traverso sottocosta siamo arrivati il ponte di Pasman a 9-10 nodi in pochissimo tempo. Qui anche il vento ha mollato del tutto.Oltre il ponte iniziava il NW e con questo la nostra bolina verso Rawa.

All’ultimo ho deciso di arrivare a Mala Rawa da  sud  anziché da Nord come inizialmente avevo pensato . Dato che veniva bene ho deciso di passare tra la punto e lo scoglio che è poco lontano. Graziella mi chiede quanto facciamo? 12 nodi. Un secondo dopo uno sbeng! colossale e la barca che straorza. Abbiamo preso una secca rocciosa a 12 nodi! Il timone è saltato su e le alette sul timone hanno bloccato la corsa della barca e fatto strorzare.

Come si fa ad essere così mona da passare tra una punta ed uno scoglio li vicino? È vero che non c’era segni di acqua più bassa, ma a 12 nodi e con vento che increspa l’acqua, cosa vedi davvero?.

Totale.:siamo arrivati a Mala Rawa mestamente a motore ed ho ispezionato il timone. La botta si vede chiaramente a 2 cm dalla punta del timone. Il profilo è ammaccato ma non c’è alcun danno serio. Una vera botta di culo.

A Mala Rawa c’è solo la trattorietta dove andiamo sempre. Il pesce che abbiamo scelto erano sarde praticamente appena pescate. 20 sarde ai ferri, contorni abbondanti e birra. La nostra cena meno cara ed una delle migliori.La figlia del padrone è una miss . ed a Mala Rawa c’era la notte bianca che ha richiamato gente da ogni dove. Saremo stati almeno 150 persone contando anche i bambini ed i  gatti (Mala Rawa avrà si e no 30 abitanti). Hanno suonato con due band fino al mattino.

 

Giorno 15 da Rawa a Ist.

Partiti con niente vento decidiamo di passare da Brbinj per comprare qualcosa visto che a Mala Rawa non c’è market. Brbinj è una bella baia articolata , con belle acque. C’è anche un buon ristorante in fondo al porto ed un piccolo market.Dopopranzo siamo ripartiti con brezza leggera da NW  man mano di intensità crescente.Abbiamo bolina to assieme a 3 barche che erano avanti a noi.2 di queste bolina vano di solo genoa, e ciò nonostante facevano meglio di noi soprattutto nel canale fra Zverinac e Sestruni in particolare nel canale formato da Sestruni con Tun Veli.Essendo il canale stretto bisogna virare spesso, cosa che a noi viene piuttosto male.Inoltre la scelta è o fare 90° a 3 nodi o farne 120° a 7-8 nodi , in entrambi i casi con una VMG modesta. Poi questi decidono di entrare nel golfo di Molat, mentre noi proseguiamo con fatica fino a Ist. Dove troviamo posto all’ancora in fondo porto in posto abbastanza riparato. Cena da Maestro con eccellente maialino allo spiedo.  Dpocena agitato per una forte bora che in porto ha obbligato tutti i 4 motoscafi che ci stavano vicini a cambiare ormeggio perché aravano. Noi non ci siamo mossi di un millimetro, ma sono dovuto comunque restare di guardia almeno fino alle 2-3 quando ha cominciato a scemare.

 

Giorno 16 da Ist a Veruda.

C’era poco o niente vento. Ho messo il motore a 5 nodi, e poi mi sono aiutato con le vele.Quel po’ di vento ci ha consentito di fare per la maggior parte del tempo sui 7 nodi e consumare 12 litri in 8-9 ore con un motore che ha come consumo max 5,5lt/ora.

Cena al solito posto da Barka a Soline.La trattoria era strapiena e malgrado la buona volontà dei padroni abbiamo dovuto armarci di santa pazienza.

 

Giorno 17 da Veruda a Rovigno

Appena fuori Veruda, mentre stavamo facendo un bordo verso fuori in cerca di aria squilla il telefono: è Luca Pauletti che ci ha visti da lontano.C’è anche Carlo Maritan e famiglia a completare la flotta di micropomo.Ci teniamo in contatto VHF e ci ritroviamo per bagno e pranzo sottovento a Sestrice,a qualche miglio da Rovigno.Poi di nuovo a Rovigno noi troviamo fortunosamnete un gavitello libero e loro vengono a lai di noi.Grande festa dei bambini che decidono che le terrazze di Magna Sionere sono eccellenti tappeti elastici.Casualmente al gavitello a fianco c’è Franco Minto , con la sua barca. Ceniamo con Franco ed il suo equipaggio alla sagra del pesce di Rovigno sul molo davanti al museo della battana. Ottime sardine ai ferri e calamari fritti. Parlando con Arturo Lupo scopriamo che le due barche sotto genoa con cui avevamo bolina to due giorni prima erano la loro  e quella di  Alessio. Praticamente una invasione del CVC in Dalmazia ed Istria.

 

Giorno 18 da Rovigno a Umago

Noi preferiamo Novigrad per le pratiche di ingresso ed uscita,Sono gentili ed efficienti all’opposto di Umago. Ma Luca preferiva Umago, per cui siamo andati lì. Solita partenza con poco vento da Rovigno.Un paio di miglia avanti c’era una grande barca sotto spi..Noi con randa ,fiocco e screacher (un reacher avvolgibile come code 0 ma di tessuto molto pesante) dopo poco la brezza ci consente di passare i 7 nodi. Passiamo la barca con grande  spi e la perdiamo.

Ci fermiamo su gavitello a Novigrad, pranziamo, facciamo il bagno e dopo un tempo adeguato ci avviamo verso Umago.Il grande spi è andato molto avanti visto la nostra lunga sosta. Metto a segno le vele e Graziella si mette al timone, mentre io faccio una siesta sulla terrazza in ombra. Mi sveglia all’ingresso di Umago. Entriamo, prendiamo un gavitello, disarmiamo , paghiamo il diritto di ormeggio e ci avviamo sul gommone verso terra. A questo punto fuori del porto la garnde barca ammaina lo spi ed entra. Graziella gongolava. Era venuta con vento leggero ad una media di 6-7 nodi.Cena  con I Pauletti ed i Maritan a Umago in un posto scelto a caso.Servizio lentissimo, ma conto molto ragionevole.Diciamo che ci hanno dato modo di chiaccherare senza interruzioni..Devo dire che è stato un piacere passare del tempo con loro ed i loro figli.Sono simpatici,allegri e sembra siano nati per stare in barca 

 

Giorno 19 da Umago a Monfalcone.

Fuori da Umago c’era poca aria e pochissima a Capo Salvore, ma avevamo tempo così sono andato sempre a vela. Dopo un bordo fin dentro Pirano la brezza ha preso coraggio e siamo andati allegramente a 7-8 nodi fino a Punta Sdobba per pranzo e bagno. Poi mestamente a  Monfalcone.

 

Posso dire:

Mai visto così tanto vento come quest’anno.Mai preso tante mani di terzaroli. Benissimo, anche perché dato che si sta quasi sempre in un mare tra isole, l’onda è quasi sempre minore  di quella che avresti in mare aperto..

Mai visto una nuvola fino a che non siamo tornati in Istria. Dieci giorni senza una nuvola!

Non serve una barca grande per divertirsi. Il campeggio nautico o la piccola crociera costiera si può fare con molte barche e la Croazia è un posto ideale a questo scopo.

Il mio trimarano è una barca veloce e per questo possiamo fare tratte lunghe senza stancarci troppo.
Quando facevano le crociere con Zakete facevamo un programma adatto alla barca ma ci  divertivamo  nello stesso modo. Noi ci divertiamo di più con le barche piccole che con le grandi a noleggio.

Luca e Carlo con i micropomo sono felici testimoni di quanto sostengo.

Il vento della notte è  E o NE, quello del mattino spazia da  NE a SE e quello del pomeriggio è quasi sempre NW. Il NW è utile quando si va verso sud, ma dato che le isole sono disposte da NW verso SE quando si risale si è quasi sempre di bolina stretta salvo il mattino e salvo in Istria, dove di solito la bolina è più larga. Questo significa che ad andare giù con vento portante ci si mette metà tempo che a tornare su. Bisogna tenerne conto quando si programma un viaggio, per non dover fare tappe troppo faticose.
  

Ormai si paga quasi dappertutto in porto se si usano i moli o i gavitelli.
I prezzi sono comunque ragionevoli. A gavitello noi 7 metri abbiamo pagato tra  13 e 17 euro a notte. In marina invece il prezzo per noi sarebbe sui 60 (ci considerano chi un catamarano, chi una barca di 10-12  metri)

Mangiare con pesce di prima scelta (scorfano, orata etc) vino in bottiglia, antipasto  e contorno ci è costato da 100 a 122 euro in 2. Come avremmo speso in Italia. Ma la materia prima se te la sai scegliere è insuperabile.

Mangiare antipasto e poi pesce tipo calamari e meglio ancora sardine  può costare da 30 a 50 euro in due. Un po’ meno si spende mangiando cevapcici e bevendo birra anziché vino di bottiglia.

Vale la pena di provare la Peka  di agnello, capretto o anche di folpo.

Il maialino allo spiedo, quando si trova è buonissimo e costa poco.

Se si trova la pastissada vale la pena di provarla. Io ne ho mangiata una buonissima anni fa sul porto a est di Silba.

Se si potesse salterei completamente l’Istria e starei solo sulle isole. Lungo la  costa c’è troppo casino, troppi motoscafi, troppa gente. Andrei in Istria, che è bellissima, in maggio-giugno o a settembre. 

Bisognerebbe fare un accordo con i motoscafisti: ad esempio: la prima quindicina del mese vanno in ferie loro, la seconda, solo velisti. Loro potrebbero divertirsi a farsi onde tra di loro , e noi ad andare a vela.

Ma temo che loro non ci starebbero: se non possono rompere le scatole agli altri, a che hanno comprato il motoscafo a fare?

Giorgio Pavan

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