Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano        E-mail 

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Lunedì, 12 Marzo 2001
L’idea di Adola che raccoglie 11 associazioni sportive con 2mila soci amanti della voga e della vela
Un grande parco tutto in acqua
Dovrebbe essere il prolungamento del progetto di San Giuliano. La proposta in un libro
 
Creare un parco acqueo urbano: un prolungamento del parco di San Giuliano che dalla gronda lagunare di Mestre giunga fino alle rive di Venezia. 

E' la proposta di Adola, il "Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti a San Giuliano" nato un anno fa e che raccoglie undici associazioni sportive con sedi a Cannaregio, San Giuliano e Campalto. In totale 2 mila soci attrezzati di canoe, kayak, barche a vela e per voga alla veneta.

Una proposta contenuta in un libretto dal significativo titolo "Le acque del Parco, nella laguna fra San Giuliano e Venezia", presentato l'altro ieri in Municipio a Mestre, e che tocca tutte le problematiche: dai finaziamenti per il polo nautico di San Giuliano al moto ondoso, dalla pesca abusiva alla vigilanza assente in laguna. Non a caso a rispondere sono stati chiamati per il Comune l'assessore a Sport e Mobilità Michele Mognato, il collega all'Ambiente Roberto D'Agostino e per la Provincia Delia Murer, assessore a Caccia, Pesca, Polizia provinciale, e Ezio Da Villa, assessore all'Ambiente e ai Parchi. Per il Magistrato alle acque c'era Maria Giovanna Piva, dirigente dell'ufficio salvaguardia.

Al primo punto il polo nautico le cui sorti si sono perse con il sequestro del parco di san Giuliano, come hanno introdotto Vittorio Resto, coordinatore di Edola, e il giornalista Silvio Testa in qualità di moderatore. E che il polo nautico di san Giuliano, così come era previsto nel disegno dell'architetto Di Mambro, si voglia fare lo ha confermato D'Agostino: «Il problema sono i finanziamenti» ha detto. Non si è sbilanciato ad azzardare date Mognato, ha solo ribadito che è stata pubblicata la gara per i lavori del Parco e che il 21 marzo scade il termine per la presentazione delle offerte. Nel bilancio comunale sono comunque destinati al parco 10 miliardi nel 2000, altrettanti nel 2001 e 20 miliardi nel 2002. «Bisogna vedere come va la gara del 21 marzo - ha detto - e poi si potrà dare l'incarico per la progettazione del polo».

A sollevare il problema del Centro interscambio merci del Tronchetto, una soluzione per eliminare imbarcazioni a motore da laguna e canali, è stato invece Paolo Lanapoppi, presidente di "Pax in acqua". Una cosa che già c'è e si può ampliare, ha spiegato D'Agostino, ma costa molto: «10mila metri quadri di interscambi al Tronchetto costano 50 miliardi» ha precisato. Non si sono posti freni, comunque, nemmeno al traffico da diporto malgrado il Consiglio comunale a settembre abbia votato all'unanimità un ordine del giorno per ridurre drasticamente i limiti di velocità, ma di questo il sindaco pare non aver dato comunicazione al Magistrato alle acque. Il Magistrato che da parte sua, assieme alla Provincia, sta stilando il piano di utilizzo della laguna e sta predisponendo un corpo di vigilanza. La dirigente Piva ha inoltre avanzato la possibilità di sistemare le isole di Campalto e San Giuliano all'interno dell'accordo di programma tra Magistrato e Comune per il recupero delle isole minori.

Raffaella Ianuale

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