Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano        

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Lunedì, 21 Agosto 2000
SAN GIULIANO
Pesca vietata, remiere in festa

Pesca e allevamento di molluschi assolutamente vietati anche davanti alla spazio acqueo di San Giuliano. 

Lo ha annunciato la Direzione regionale per la prevenzione della Regione Veneto con un provvedimento del 27 luglio scorso che stabilisce che l'area lagunare compresa fra San Giuliano e Cannaregio «è stata vietata alla raccolta o allevamento di molluschi bivalvi vivi, in via cautelativa, per motivi di sanità pubblica».

Lo scandalo dei caparozzoli alla diossina miete dunque un'altra vittima e mette in guardia chi ha il compito di tutelare la sanità pubblica e della laguna di Venezia. 
La sospensione dell'assegnazione di permessi per la pesca e l'allevamento dei molluschi costituisce anche una parziale vittoria da parte del
Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti a San Giuliano, che riunisce in un'unica realtà le società remiere e di canottaggio dell'area di Campalto e San Giuliano.

Merito dell'adozione del provvedimento da parte della Direzione regionale va in parte assegnato allo stesso Movimento remiero che già lo scorso giugno aveva messo in allarme la Regione Veneto lanciando anche una controproposta.

«Abbiamo chiesto di trasformare l'area acquea compresa fra San Giuliano e Cannaregio nella prosecuzione acquatica del Parco San Giuliano - spiega il coordinatore del Movimento Vittorio Resto - In pratica una specie di oasi lagunare destinata unicamente alle attività nautiche sportive e ricreative di canoa, canottaggio, voga e vela. 

In relazione a questa nostra idea che coinvolgerebbe tutte le società remiere che operano da 25 anni nella zona, abbiamo già studiato un progetto di gestione che a questo punto ripresenteremo alla luce della decisione di non assegnare la zona all'allevamento di molluschi. 

Questo spazio d'acqua non deve diventare un idroscalo, nemmeno dopo la conclusione dei lavori del Parco, ma una zona protetta, prettamente riservata alla città e a chi vuole vivere il mare a bordo di una canoa o di una barca a vela».

Entusiastiche anche le reazioni di Paolo Bertan, presidente della Canottieri Mestre, una delle società remiere coinvolte nel Movimento. «La nostra idea di gestione globale dell'area - commenta - si sta rivelando azzeccata. Le perplessità di allevare molluschi erano molte anche prima del provvedimento della Regione, ora speriamo che il nostro progetto venga preso in considerazione. E speriamo che a breve partano i lavori del Parco e soprattutto si riprenda in considerazione la variante del Prg per la Laguna e le isole minori e l'"atto d'intesa» fra Magistrato alle Acque e Comune, che prevede specifici interventi sulle isole di Campalto, San Giuliano e San Secondo».

Raffaele Rosa

 

 

 
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