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 Don Bonini e la laguna [audio]

   

Lunedì

4 giugno 2007

ore 18.15

Aula Magna · Centro Santa Maria delle Grazie · Mestre, via Poerio 32

 

   

Martedì, 5 Giugno 2007
AL CENTRO SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Passante, tram, metropolitana di superficie per costruire la città arcipelago
(m.d.) 
C'era una volta la città bipolare. Mestre e Venezia. 
"Forse è giunto il momento di superare, o quanto meno di definire meglio, anche il concetto di Venezia come "città bipolare", la Venezia d'acqua e la Venezia di terra, e di parlare di "città multipolare" o di "città arcipelago", fatta di tanti piccoli centri da salvaguardare e rendere complementari l'uno all'altro.

"Così monsignor Fausto Bonini detta la nuova agenda della città e mette al primo punto all'ordine del giorno il tema della mobilità. Che fa rima con società perchè la città che cambia è fatta di mezzi di trasporto e cultura, di spazi fisici e spirituali.

 Ma la trama è quella delle strade e delle ferrovie, dei vaporetti e degli aerei, se si vuol prendere al volo l'occasione di mettere Mestre al centro dei nuovi flussi di merci e di persone. 
Si parla sempre di Corridoio 5, quello che va dal Portogallo fino all'Ucraina passando anche per Mestre. 
Vuol dire che merci e persone viaggeranno su treno, in nave, in auto da una parte all'altra dell'Europa passando di qua. Siamo pronti?
Il tema è stato affrontato a Santa Maria delle Grazie dalla Fondazione del Duomo di Mestre. 
Perchè il bicentenario è passato, ma don Bonini resta una presenza incalzante per la città. Al dibattito ha chiamato due assessori alla Mobilità,
Enrico Mingardi per il Comune e Renato Chisso per la Regione. 

Chisso è l'uomo del Passante e della metropolitana di superficie, Mingardi è l'assessore che ha premuto il pedale sull'acceleratore sia per il tram che per il Piano della mobilità in bicicletta. 
Vuol dire idee che diventano infrastrutture. 
E Chisso ha spiegato come per il Passante sia stato indispensabile mettere l'interesse della collettività vasta davanti a quella dei campanili. "Quando siamo partiti avevamo 20 Comuni contro su 18 Comuni interessanti al Passante. E 800 espropri.

 Ebbene, fra un mese apriremo il primo tratto, da Mogliano a Quarto e a dicembre 2008 l'intero Passante sarà finito. Questo per dire che non si deve andare allo scontro comunque con le comunità locali, dico però che si deve decidere. Per il bene comune, altrimenti il Passante non l'avremmo mai fatto." 
E Chisso ricorda che, per quanto riguarda la metropolitana di superficie, l'unico Comune che arriva con un anno e mezzo di ritardo è quello di Venezia forse perchè afflitto dalla mania di far parlare tutti e non decidere mai. 
Enrico Mingardi ha messo l'accento sul fatto che il tram - che comporta anche un riassetto dei sottoservizi della città, a cominciare dal rifacimento dell'acquedotto - arriverà nel 2009 a Marghera e nel 2011 a Venezia e si è tenuto aperta la strada sulla sublagunare. 
"Per adesso andiamo avanti con gli studi. Poi decideremo a ragione veduta". 
Alla domanda di
Sandro Bergantin, che ha coordinato il dialogo tra i due assessori, su come si arriverà al nuovo ospedale di Zelarino, Mingardi ha risposto "con la metropolitana di superficie". 
Che è la risposta alla mobilità infracomunale con i suoi treni ogni 15 minuti nelle ore di punta e ogni 30 minuti nelle ore di magra. 
Ma Chisso ha anche avvertito che la vera novità è quella dell'alta capacità e cioè la possibilità di raddoppiare il numero di treni merci che corrono sulle nostre linee ferroviarie. 
Così la Padova-Mestre ha già raddoppiato le sue possibilità passando da 230 treni al giorno alla possibilità di ospitarne 500 al giorno. 
E questo dovrebbe rispondere alla domanda di trasporto che cresce ogni anno del 3 per cento almeno per quanto riguarda l'Est europeo. 
Dunque, treni veloci e frequenti, nuovo Passante per le automobili, nuovo tram e le autostrade delle biciclette in centro città "per convincere tutti i mestrini che non ha senso prendere la macchina per fare qualche chilometro in centro" - ha detto Mingardi. 
Così, in centro e fra centri, Regione e Comune puntano a risolvere una volta per tutte il problema delle infrastrutture che costa milioni di euro ogni giorno alla nostra economia.