| (S.T.) Stoppato in
              giunta il piano della
              laguna, fiore all'occhiello ormai appassito dell'assessore
              alla Pianificazione strategica,
              Roberto D'Agostino. Sul piano,
              fondamentale perché affronta per la
              prima volta in modo unitario le funzioni possibili della
              laguna, ma criticato dalle forze ambientaliste per i
              silenzi sull'uso delle acque, voleva da tempo metterci lo zampino
              anche l'assessore all'Ambiente, Paolo Cacciari, e ieri c'è
              riuscito attraverso una delibera che istituisce un gruppo di lavoro
              per valutarne l'incidenza ambientale. Ne fanno parte Luigi Penzo, Paolo Canestrelli e Eliana Caramelli
              (Direzione Ambiente), Mariolina Toniolo e Giorgio Pilla
              (Direzione Territorio), Lorenzo Bonometto (Ministero
              dell'Ambiente), Mauro Bon (Museo di Storia naturale).
 Si tratta di
              un passaggio formale obbligato dalle direttive europee
              "Uccelli" e "Habitat" per la conservazione,
              attraverso opportune forme di gestione, di siti e specie
              dichiarati di interessi comunitari. In pratica, per tutti i
              progetti e i piani relativi ai Siti di importanza comunitaria
              (Sic) e alle Zone di protezione speciale (Zps) è obbligatoria una
              "Valutazione d'incidenza" che eviti la compromissione
              dei valori che potrebbero costituire oggetto di tutela.
              La laguna
              di Venezia rientra per la quasi
              totalità in "Sic" e "Zps", ma il Piano
              della laguna di D'Agostino, approvato
              prima del decreto della giunta
              regionale che a giugno recepiva le indicazioni Habitat, non aveva
              previsto la relazione
              di "Valutazione d'incidenza".  D'Agostino sosteneva che fosse inutile, mentre ora la
              giunta, su proposta di Cacciari, ha deciso di adeguarsi alla
              normativa. Chiaro che l'esito della Valutazione
              di incidenza ambientale potrà imporre adeguamenti e determinare
              modifiche al Piano , che dunque vede
              sospeso il suo iter in consiglio comunale.
 Del resto, il presidente della Commissione
              Ambiente, Danilo Rosan, facendo sponda a Cacciari aveva già
              rimandato in giunta il Piano , dopo
              che D'Agostino polemicamente aveva rifiutato di andare in
              commissione a discuterne con un gruppo di lavoro
              di esperti del Comune. |