CIRCOLO VELICO CASANOVA

P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

home  | Il Parco di San Giuliano | il Sito Ufficiale | Città d'Acqua

mercoledì 6 settembre 2000
 

Tutti i veleni della laguna
Magistrato alle acque, la mappa degli scarichi
IL DOSSIER Il primo rapporto sugli inquinanti

di Alberto Vitucci

Quasi due miliardi di metri cubi di reflui ogni anno, 24 mila tonnellate di solfati, centinaia di tonnellate di zinco, fosforo, azoto.
 E grandi quantità di sostanze velenose e cancerogene come i composti del cloro, il nichel, l' arsenico. 

Sono alcuni dei dati che si ricavano dal primo rapporto sugli scarichi della sezione antinquinamento del Magistrato. 
Per la prima volta una mappa dettagliata degli scarichi industriali che versano reflui e acque di raffreddamento in laguna, che sono stati censiti e catalogati. Dati relativi all'anno 1999, pubblicati in questi giorni in volume e inviati a enti e istituzioni che si occupano di salvaguardia e tutela della laguna. 
Che hanno ora uno strumento almeno per conoscere entità fino a qualche anno fa coperte dal mistero.


Per trent'anni industrie di Porto Marghera e privati hanno scaricato nell'aria ma anche in laguna ogni tipo di veleni. Rifiuti tossico nocivi, a volte radioattivi, spesso scaricati direttamente nelle acque dagli insediamenti industriali, o sepolti sotto qualche metro di terra.


Un panorama inquietante, su cui solo recentemente la magistratura ha aperto uno spiraglio con le inchieste del pm Felice Casson e gli allarmi lanciati dagli ambientalisti e dalle associazioni dei cittadini. 
Nell'aprile del 1998, dopo lunghe polemiche e bracci di ferro tra le industrie chimiche e il ministero per l'Ambiente, è stato emanato il decreto Ronchi-Costa, che prevede nuovi limiti per l'inquinamento e l'istituzione di controlli fino a quel momento quasi inesistenti.

Nel corso del 1999 i tecnici del Magistrato alle Acque hanno effettuato 400 controlli degli scarichi, con 3800 campionature e l'istituzione di quattro reti fisse di monitoraggio nei canali industriali.
Gli scarichi rilevati sono stati 117, di cui 19 permanenti. 

Tra questi, cinque sono le centrali termoelettriche, uno è il grande impianto di depurazione di Fusina ora gestito dall'Aspiv, le altre sono industrie chimiche. Nel rapporto finale del Magistrato alle Acque sono anche indicati «gli insediamenti dell'area di Porto Marghera i cui scarichi continui producono il maggior carico inquinante in laguna». Sono il depuratore Aspiv, lo stabilimento petrolchimico, la raffineria Agip, la centrale Edison di Marghera Levante, l'Afv (Acciaierie e ferriere vicentine) per gli scarichi oleosi.


Nel corso del 1999 sono state scaricate in laguna dall'area di Porto Marghera 450 tonnellate di azoto, in gran parte nitrati provenienti dagli impianti di depurazione dell'Aspiv e dallo stabilimento petrolchimico. 330 le tonnellate di fluoruri, quasi tutti in uscita dallo scarico SM12 del petrolchimico che produce acido fluoridrico, 15 infine le tonnellate di fosforo.

Per quanto riguarda i metalli, il carico maggiore è dovuto al ferro (55 tonnellate l'anno), seguito dallo zinco (12 tonnellate). Notevoli anche le quantità complessive di altri elementi, a cominciare dal nichel (una tonnellata), il cadmio (60 chilogrammi) e il mercurio (8 chilogrammi).
Quantità notevoli, che ora dovranno essere monitorate per vederne la rispondenza al decreto Ronchi Costa. 
Più difficoltosa l'indagine per i microinquinanti organici, presenti in vicinanza degli scarichi del Petrolchimico, della Raffineria Agip e dell'impianto di depurazione dell'Aspiv. In questi casi, scrivono i tecnici, le quantità globali ammontano a qualche decina di chilogrammi per gli Ipa (Idrocarburi policlici aromatici) e decine di milligrammi (altamente tossici e cancerogeni) per le diossine. Quattro infine le tonnellate di solventi clorurati (associati alle produzioni di idrocarburi clorurati e fluorurati) rilevati quasi esclusivamente in vicinanza dello scarico SM2 del Petrolchimico.
Inquinanti industriali. 
A cui vanno aggiunti gli scarichi occasionali (industrie sparse nel territorio, concimi agricoli, discariche) che portano reflui soprattutto in condizioni di tempo piovoso.
«E potrebbero rappresentare», scrivono i tecnici del Magistrato alle Acque, «una quota non indifferente del carico prodotto dall'intera area».


 
home  | Il Parco di San Giuliano | il Sito Ufficiale | Città d'Acqua
home  | E-mail: circolovelicocasanova@provincia.venezia |