Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano     

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Il parere di Tito Pamìo - fondatore dell'Associazione Canoistica arcobaleno - sul Parco di San Giuliano  - [anno 2000]

Attese per il Parco di S. Giuliano

   Nei desideri e nella volontà di tanti mestrini e veneziani il tratto di gronda lagunare tra S. Giuliano e Tessera dovrebbe essere una “zona di osmosi tra terraferma ed acqua”….ma….

….mentre la maggior parte dei cittadini considera assolta questa funzione quando ciascuno che lo vorrà avrà , oltre ai mezzi pubblici, il suo posto-barca, una strada per arrivarci con la sua macchina ed un motore per allontanarsi il più presto possibile dallo schifo delle acque mestrine….

… una,  purtroppo ancor…, esigua minoranza di essi  accarezza l’idea di una zona fatta di terra, di acqua…di cielo … magari di fuoco con griglia e, se possibile, di pace…per andarci e rimanerci, godendosi il plein air in maniera ecologica… 
Esemplificando: una famiglia arriva in vicinanza del parco, parcheggia la sua macchina - se non abita a ridosso di esso.. - mette a terra le biciclette od in acqua il canottino pneumatico o la canoa…e va…..

   Per la prima idea della gronda lagunare già si assiste alla corsa ai posti-barca od alle cavane, già si fanno progetti per attracchi di vaporetti ed overcraft pubblici, lancioni eminentemente turistici, sub e translagunari….

   Per la seconda visione delle cose…cosa c’è nell’aria?  Gli imbarcaderi delle associazioni? Sono delle associazioni e queste sono giustamente gelose del loro patrimonio e della loro attività… E comunque gli accessi da terra ed i parcheggi non sarebbero sufficienti..

   Sì…ci sarebbe un pontile galleggiante (foto 3)  nella nuova darsena di Campalto che per volontà dell’associazione Arcobaleno deve restare pubblico per tutte le imbarcazioni a pagaia, ma esso è posto, per volontà del comune di Venezia e del Magistrato alle Acque, sotto due abbondanti scarichi fognari di una frequentatissima trattoria e di case vicine…e comunque anche lì i parcheggi sono una chimera…

   Il progetto Di Mambro, se non sono state apportate modifiche dopo la sua presentazione al pubblico presso il centro civico del quartiere S. Lorenzo, non mostra da S. Giuliano a Campalto una sola passerella o pontile aggettante verso la laguna  o lungo il canale Osellino, che lambisce su un lato il parco, per  la messa in acqua di imbarcazioni non a motore… e ciò è tutto logico  dato che solo una pista ciclabile è  prevista  tutt’intorno allo stesso parco….

   Sempre secondo il ricordo che ho del progetto Di Mambro …c’erano schizzati degli yachts e delle vele verso il Forte Marghera e nei pressi del Passo: quelli si possono già vedere, queste molto meno..

  Per offrire motivazioni a continuare nella realizzazione del parco di S. Giuliano, a mio avviso, occorre una decisa  sterzata nei progetti per migliorare la qualità delle acque all’intorno…Con delle acque e dei fondali così marrone o grigi nessuno mai crederà che S. Giuliano  possa diventare un parco appetibile per il tempo libero…

   Allora…tutto sbagliato? Tutto da rifare? Nessuna speranza per i poveri diportisti a remi od a pagaie?

   No: i parcheggi possono essere previsti a ridosso del parco, in connessione con le vie Orlanda e Triestina, gli “imbarcaderi” pubblici ed ecologici all’estremità del parco sulla gronda lagunare o lungo il canale Osellino a patto che questo venga disinquinato e messo in comunicazione colla laguna…magari con canaletti attraversanti  lo stesso parco che così ci guadagnerebbe  in  estetica…

   Come disinquinare le acque intorno al parco?

   I “savi alle acque” della Serenissima ebbero il coraggio di far deviare le acque del Sile, del Brenta,  del Piave e di altri corsi d’acqua per centinaia di chilometri con pale di legno.

 Ora che, provvisti come siamo di escavatrici meccaniche,  l’interrimento della laguna non è più lo stesso problema di un tempo, non saremo noi capaci di deviare le acque del Sile ancora discretamente pulite,da Portegrandi  verso l’Osellino fino a S. Giuliano e alla laguna antistante?  

   Io credo di sì….Voi?

                     Tito Pamio

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