CIRCOLO VELICO CASANOVA

P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Venezia, Venerdì 19 Gennaio  2001

I lavori del collegamento ciclopedonale sono fermi, servono le analisi del terreno, poi un progetto di bonifica
San Giuliano, un ponte nel vuoto
L'assessore Corsini: «Tempi incerti, ci serve un po' di fortuna»
I prelievi sono partiti in questi giorni, affidati all'impresa che ha vinto l'appalto, ma la spesa è già di 400 milioni in più Il cantiere avrebbe dovuto essere concluso a fine 2001

di Claudia Fornasier

MESTRE. L'unica certezza è che, intanto, si spendono 400 milioni in più. 
Il resto è nebbia: i lavori del ponte ciclopedonale del parco di San Giuliano sono bloccati da agosto e chissà quando riprenderanno. 
Il Comune deve scoprire se l'area è inquinata, poi se e come va bonificata.

E' un altro intoppo lungo la strada per la realizzazione del parco di San Giuliano, legato però al decreto sulla bonifica dei suoli inquinati. 
Un imprevisto che il Comune aveva sperato di evitare e che non ha evitato, dopo quello del primo lotto del parco assegnato alla Ferrovial, che riparte in questi giorni, con una nuova gara d'appalto a oltre un anno dal dissequestro del cantiere da parte della magistratura.
Il ponte ciclopedonale doveva essere pronto alla fine del 2001. Novanta metri di lunghezza, da viale San Marco alla porta del parco, dieci miliardi di spesa, 400 giorni di lavoro. 

Il Comune ha fatto la gara l'anno scorso, a giugno la Mantovani, che si è aggiudicata l'appalto, ha preso in consegna il cantiere, pronta a cominciare. In mezzo, però - esattamente ad aprile - è entrato in vigore il nuovo decreto sulle caratterizzazioni: in base a questo in tutti i 30 ettari rimanenti (fatta eccezione per i 60 del primo lotto Ferrovial) del parco, prima di qualsiasi intervento, va fatta l'analisi degli inquinanti dei suoli. 

In base alla destinazione futura dell'area, se gli inquinanti superano certi limiti, va fatta la bonifica. 
A San Giuliano, nei decenni, è stato scaricato di tutto: rifiuti tossici, industriali e urbani. 
Ma lì deve nascere il parco. 
Il Comune ha fatto alcuni sondaggi durante l'estate, a fine agosto sono arrivate le risposte e i lavori del ponte sono stati bloccati: le analisi superano, per alcuni parametri, i limiti. «Non possiamo fare previsioni sulla ripresa dei lavori», dice l'assessore ai lavori pubblici Marco Corsini, «perchè non sono legate ai tempi dell'amministrazione. I primi valori non sono terribili, dobbiamo affidarci un po' alla fortuna». Una «parolaccia» nel caso del parco di San Giuliano.
A fine ottobre la conferenza dei servizi con i ministeri della sanità, dell'industria, dell'ambiente, l'Arpav, l'Anap, l'istituto superiore della sanità, Comune, Regione e Provincia, ha approvato il piano per le analisi.
I carotaggi sono partiti in questi giorni, affidati alla stessa ditta che ha vinto l'appalto, con una spesa in più di 400 milioni. 
Con i risultati delle nuove analisi in mano, la stessa Conferenza dei servizi dovrà poi decidere se l'area va messa in sicurezza o bonificata, come le Corti di viale San Marco. 
Tempi e spese in più sono un ancora un mistero. I tempi soprattutto: da fine ottobre i tre ministeri devono ancora dare il via libera ufficiale. «Quando è uscito il decreto, l'appalto era già stato vinto», spiega Corsini, «potevamo non consegnare i lavori, in realtà ci è stato utile perchè abbiamo assegnato alla stessa ditta anche questi interventi, con un risparmio di tempo».
La ripresa del cantiere per il ponte è legata al tipo di bonifica. 
La data della fine del 2001 salta, ma visto che anche il parco vero e proprio è in ritardo, almeno ci sarà la consolazione di non avere un ponte ciclopedonale pronto, ma che arriva sul nulla.

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