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» Cronistoria dal 1989 al 2002  

Nota da questa Redazione riguardo l'intervista a Bepi Penzo dell'articolo del 30 luglio: 
Sentito telefonicamente il giorno seguente all'articolo, Bepi Penso afferma che le frasi  "... venga rilanciata non solo dal punto di vista turistico ma soprattutto ricettivo..." e "...ci stiamo battendo da anni per rivalutare e rilanciare alcune attività commerciali ..." a lui attribuite NON sono fedeli a quanto da lui rilasciato al giornalista.
Si tratta evidentemente di un refuso che teniamo a segnalare. 

Lunedì, 30 Luglio 2001
SAN GIULIANO
La porta di Venezia? Una discarica a cielo aperto
 
 
Odori nauseabondi, immondizie abbandonate, rottami di biciclette e motorini abbandonati, invasione di pullman e mezzi diretti all'imbarco per Venezia, la situazione di Punta San Giuliano continua a preoccupare le attività sportive e commerciali che operano in quella zona. In questi giorni si sta procedendo alla sistemazione dell'asfalto e degli spazi riservati ai parcheggi delle auto ma non basta.

«La situazione è migliorata rispetto ad un anno fa - spiega Bepi Penzo, presidente del Circolo Voga Veneta Mestre - ma siamo ancora assillati da alcuni problemi che non consentono un tranquillo svolgimento delle nostre attività. Sono diminuiti anche i furti e i gesti vandalici da parte dei ragazzini del campo profughi mentre continuano ad imperversare, ogni week end ma in questa stagione anche durante i giorni feriali, i pirati dell'acqua che pensan o di poter sfrecciare con le loro imbarcazioni, grandi e piccole, nel canale di S. Giuliano come se fossero in mare aperto».

Il rinvio dei lavori per la realizzazione del Parco di San Giuliano ha sicuramente influito sul degrado della zona che comunque rimane uno dei punti più frequentati soprattutto per quanto riguarda il trasporto dei turisti dalla terraferma verso Venezia.

 
«A noi interessa che questa zona venga rilanciata non solo dal punto di vista turistico ma soprattutto ricettivo - continua Penzo - ci stiamo battendo da anni per rivalutare e rilanciare alcune attività commerciali e anche sportive che operano qui e adesso che siamo vicini alla realizzazione del grande parco non vogliamo fermarci. 

Il Comune di Venezia ci è vicino, speriamo lo sia anche in queste settimane estive magari dando più spesso un'occhiata in questa zona abbandonata. Gli odori senza immondizie spariscono, se il campo profughi chiuderà l'area potrà riqualificarsi».

Raffaele Rosa