CIRCOLO VELICO CASANOVA       P.ta San Giuliano - Mestre Venezia

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Venerdì, 25 Gennaio 2002
PARCO DI SAN GIULIANO Piantate le prime 52 querce e lunedì iniziano i lavori per il "diaframma"
Una foresta con vista sulla laguna
Fra 18 mesi ci saranno settemila alberi. Alla ricerca di 15 miliardi per costruire il centro nautico
C'è da commuoversi a vedere le prime 52 querce del nascente parco di San Giuliano . 
Lì dove c'erano solo veleni scaricati dalle grandi industrie alla fine conteremo 7 mila alberi. 
Una foresta su 120 ettari di verde. Mai visto una cosa tanto grande e tanto bella a disposizione della città di terraferma.

Mentre stanno iniziando a piantare le querce - sono alberi di un paio di metri e fra 3 anni e mezzo saranno alberi veri - lunedì iniziano anche a buttar giù il diaframma di contenimento della collina dei veleni. 
Il Comune ha deciso di non correre rischi e se prima era stato progettato un muro conficcato nel terreno per 4 metri, adesso si è deciso di scendere fino a 10 metri, ad uno strato di argilla impermeabile con uno spessore tale da non creare più alcun problema. 

A giugno l'architetto Antonio Di Mambro spera di poter partire anche con i lavori dalla parte di Viale San Marco e, insomma, se tutto procede secondo questi ritmi fra 18 mesi avremo il più grande parco sull'acqua dell'intera Europa.

E, a proposito di Europa, l'assessore Marco Corsini che segue passo passo i lavori del parco ed ha avuto il merito di far ripartire il tutto dopo lo stop di un anno, è quasi certo ormai di riuscire a salvare i 34 miliardi che in teoria il Comune aveva perso per colpa del fermo dei lavori. 

All'architetto Di Mambro, Corsini ha detto anche di partire con la progettazione dell'ultimo lotto, quello che interessa le 9 società remiere e veliche che ruotano attorno a punta San Giuliano . Per fare la darsena e gli edifici che saranno utilizzati dalle società sportive servono 15 miliardi: "Li troveremo, non so ancora come, ma sono sicuro che bisogna trovarli. L'impegno mio e della Giunta Costa è quello di terminare il parco di San Giuliano . Il più è fatto, non ci fermeranno quei 15 miliardi. Io voglio vedere completato tutto prima della fine del nostro mandato". 

E, dunque, intanto si va avanti a rapidi passi verso la fine di quei 100 ettari che rappresentano il 90 per cento del parco, poi si vedrà.
Bepi Penzo del Centro nautico Voga Veneta, da sempre in prima fila nel recupero di punta San Giuliano , ha fatto notare all'assessore Corsini che è necessario accelerare i tempi
"perchè già adesso "stiamo stringendo i denti per starci in così poco spazio"

E mentre Penzo annuncia per il 2003 la prima gondola interamente costruita a Mestre, nel capannone della Voga Veneta, l'architetto di Mambro avverte che tutti gli edifici di punta San Giuliano verranno recuperati. Dove c'è la Voga Veneta ci sarà un centro giochi per bambini e nel prato che dà verso la laguna un posto per pic-nic mentre l'ex colonia elioterapica verrà recuperata a centro civico. 
La Canottieri ospiterà un piccolo museo e un ristorante. Insomma ormai serve sempre meno immaginazione per vedere nell'immediato futuro - l'inaugurazione è prevista per Natale 2003 - un immenso parco pieno di alberi con pista di pattinaggio, un laghetto, campo da calcio, società remiere e veliche, campi da tennis, bar e ristoranti. Il tutto a bordo laguna. 

Bisogna immaginare che si vedrà Venezia stando all'ombra di una foresta di querce, questo è il sogno di Di Mambro che alla fine del prossimo anno si realizza. E siccome l'architetto italo-americano vede avvicinarsi la conclusione dei lavori, già si preoccupa della manutenzione. Pensate che ha messo nero su bianco addirittura il ritmo delle potature, con una maniacale cura del dettaglio che farà di questo parco un vero gioiello. 

Ma per quanto Di Mambro abbia progettato sistemi automatici di irrigazione, resta il fatto che è necessario avere gente competente, che si intenda di botanica, per tenere in perfetta forma questo parco cittadino. Da qui in poi si può iniziare a discutere della manutenzione e se si pensa che fino ad un anno fa sembrava che avessimo perso tutto. E invece ci sono già 52 querce.

Maurizio Dianese

 

 

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