Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano |
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«E’
presto per fare previsioni, ma se tutto andrà per il verso giusto
dovremmo po ter assistere alla nascita di un centinaio di pulcini –
spiega Giuseppe
Cherubini, coordi natore tecnico per la
valorizzazione
ambientale della Provincia di Venezia –. Poi i piccoli rimarranno
nella valle protetti dagli adulti per qualche settimana ancora e,
quando cambieranno il piumaggio saranno pronti a volare verso la
Tunisia per il periodo autunnale». L’anno scorso avevano scelto di nidificare nella laguna 173 coppie di fenicottero. E come l’anno scorso i fenicotteri stanno creando i nidi con la vegetazione e il terriccio sugli isolotti di fango per preparare una specie di asilo protetto, dove i pulcini impareranno dagli adulti l’arte del volo. «Il ritorno dei fenicotteri non è un evento inaspettato – sottoli nea Gianni Zacchello, la cui famiglia è proprietaria di val le Dogà – ma si tratta della conferma che l’ambiente della laguna nord è pulito e curato in maniera eccellente». Zacchello ci tiene a sottolineare che i fenicotteri sono animali selettivi e fanno diversi sopralluoghi prima di sceglie re un posto dove deporre le uova. «Era da quattro-cinque anni che tornavano in valle Dogà – continua – ed evidentemente l’hanno trovata di loro gradimento perché è il secondo anno di fila che decido no di nidificare». E c’è di che essere orgogliosi se, stando alle statistiche della Provincia di Venezia, negli ultimi duecento anni nella laguna erano stati avvistati solo 27 esemplari. La specie classificata da Linneo nel 1758 ha ripreso a farsi vedere in terra veneziana solo nell’ultimo periodo. «E’ grazie allo sforzo dei privati che curano le valli della laguna – spiega l’assessore provinciale con delega alla Caccia e pesca, Luigi Solimini – se gli avvistamenti si sono moltiplicati in maniera esponenziale, superando i tremila esemplari e facendo della laguna nord di Venezia uno dei pochi posti in Italia dove è possibile osservare questi uccelli nidificare». Uccelli che fino a due anni fa avevano nidificato solo nello stagno di Molentargius a Cagliari, nella laguna di Orbetello a Grosseto, nelle valli di Comacchio a Ravenna e nelle saline Margherita di Savoia a Foggia. Ma non sono solo i fenicotteri a rendere particolare la laguna veneziana che si è rivelata essere l’habitat naturale dell’airone rosso, al punto che quasi il 50% degli esemplari italiani ha deciso di tra sferirsi nella provincia di Venezia. A tenere compagnia agli aironi e ai fenicotteri so no arrivati anche il marangone minore e il beccapesce. Alessio Antonini |
byRevi 09.04.2009