Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti San Giuliano      

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Fenicotteri Venessiani  

    

    

Negli ultimi 200 anni nella laguna erano stati avvistati solo 27 esemplari;
nel 2009 almeno 22 sono
veraci fenicotteri venessiani: nati a Venezia con vacanza invernale nel golfo di Gades in Tunisia. L'anno precedente in laguna un centinaio le vittime per grandine,

[Da Zanetti, Cherubini e Zacchello su Gazzettino e Corriere  2009]   
    


IL GAZZETTINO di  VENEZIA           


Valle Dogà si tinge di rosa con l’arrivo di duemila fenicotteri. 
La colonia ha già nidificato, fra un mese la schiusa delle uova


Giovedì 9 Aprile 2009

In valle sono ricomparsi i fenicotteri rosa. Puntuali come la primavera, in questi giorni la colonia di fenicotteri rosa stanziata in Valle Dogà a Jesolo ha cominciato la costruzione dei nidi. Si tratta di duemila esemplari circa, rifugiatisi nell’angolo più remoto della valle più grande, più bella e più ricettiva dell’intera laguna di Venezia.
   
      «Potrà sembrare incredibile – commenta il presidente dell’Associazione Naturalistica Sandonatese,
Michele Zanetti – ma in altre valli la presenza di questi splendidi uccelli non è stata particolarmente gradita: troppo vistosi e dunque tali da attirare troppe attenzioni, mentre invece quando si pratica la caccia è meglio tenere un profilo basso e destare poca curiosità. Il mondo, anzi la nostra società, è fatta così, purtroppo».
  
      Se tutto andrà per il verso giusto, se non saranno disturbati di proposito i nuovi fenicotteri veneziani nasceranno fra trenta-quaranta giorni, essendo che il periodo di cova varia tra i 28 e i 30 giorni, appunto. E se non interverrà un evento drammatico come la grandinata di metà agosto 2008 che ne ha uccisi oltre cento, i nuovi nati migreranno nell’autunno prossimo verso le altre colonie sparse sulle coste del Mediterraneo.
      «A questo punto, dunque, auspicando il successo dell’evento, non rimane che ringraziare i signori Zacchello, che hanno dimostrato fino ad ora una lungimiranza che fa loro onore. 
Giova ricordare a questo proposito che, nella grande Valle Dogà, trovano ospitalità numerose specie rare. Vi nidificano infatti
spatole, marangoni minori, sgarze ciuffetto, avocette, aironi rossi, volpoche e oche selvatiche, oltre a decine e decine di altre specie. Da sola la stessa Valle Dogà potrebbe dunque essere un Parco Nazionale di livello europeo. E - conclude Zanetti - non ce ne vogliano gli amministratori regionali che vedono i parchi come un "limite allo sviluppo”».
      Fabrizio Cibin

 

 

 » guarda la "marcatura" del luglio 2008 ! 






fenicotteri  in laguna:
Servivano canoisti e canoe per il pomeriggio del 17 Luglio 2008.
Canoa Club Mestre ha aderito !

 

 

  
Corriere del Veneto

 

AMBIENTE E NATURA SONO STATI AVVISTATI ANCHE ESEMPLARI DI AIRONE ROSSO E BECCAPESCE

   
Valle Dogà, il ritorno dei fenicotteri rosa
  

Presto nasceranno un centinaio di pulcini
  

In alto fenicotteri a Valle Dogà ( Foto Marco Basso) I fenicotteri rosa (Foto Marco Basso)
fenicotteri a Valle Dogà ( Foto Marco Basso)  

  
JESOLO
 (Venezia)– Muovono le lunghe zampe con sicurezza infilando i becchi nel terriccio fangoso. Poi, come attratti da un richiamo invisibile, spiegano le grandi ali dal piumaggio rosa e si sollevano in volo increspando la superficie delle acque calme della splendida Valle Dogà, per poi posarsi di nuovo con una planata elegante. I fenicotteri rosa sono tornati a casa come ogni primavera da qualche anno a questa parte. E come l’anno scorso, i duemila esemplari che hanno scelto la valle jesolana per deporre le uova dopo aver svernato nell’altro capo del mar Mediterraneo, nei pressi del golfo di Gades in Tunisia, si stanno preparando a creare i nidi dove tra meno di un me se nasceranno i pulcini.

«E’ presto per fare previsioni, ma se tutto andrà per il verso giusto dovremmo po ter assistere alla nascita di un centinaio di pulcini – spiega Giuseppe Cherubini, coordi natore tecnico per la valorizzazione ambientale della Provincia di Venezia –. Poi i piccoli rimarranno nella valle protetti dagli adulti per qualche settimana ancora e, quando cambieranno il piumaggio saranno pronti a volare verso la Tunisia per il periodo autunnale». 
Tra i duemila fenicotteri arrivati in questi giorni, almeno 22 sono veneziani: sono i primi nati l’anno scorso proprio in valle Dogà dopo quasi un centinaio d’anni. «Le coppie di fenicotteri depongono un solo uovo all’anno – continua
Cherubini – quindi gli esemplari adulti stanno molto attenti alla zona in cui nidificano. Basta la presenza di un solo predatore terrestre per fare una strage di pulcini».

L’anno scorso avevano scelto di nidificare nella laguna 173 coppie di fenicottero. E come l’anno scorso i fenicotteri stanno creando i nidi con la vegetazione e il terriccio sugli isolotti di fango per preparare una specie di asilo protetto, dove i pulcini impareranno dagli adulti l’arte del volo. «Il ritorno dei fenicotteri non è un evento inaspettato – sottoli nea Gianni Zacchello, la cui famiglia è proprietaria di val le Dogà – ma si tratta della conferma che l’ambiente della laguna nord è pulito e curato in maniera eccellente». 

Zacchello ci tiene a sottolineare che i fenicotteri sono animali selettivi e fanno diversi sopralluoghi prima di sceglie re un posto dove deporre le uova. «Era da quattro-cinque anni che tornavano in valle Dogà – continua – ed evidentemente l’hanno trovata di loro gradimento perché è il secondo anno di fila che decido no di nidificare». E c’è di che essere orgogliosi se, stando alle statistiche della Provincia di Venezia, negli ultimi duecento anni nella laguna erano stati avvistati solo 27 esemplari. La specie classificata da Linneo nel 1758 ha ripreso a farsi vedere in terra veneziana solo nell’ultimo periodo.

«E’ grazie allo sforzo dei privati che curano le valli della laguna – spiega l’assessore provinciale con delega alla Caccia e pesca, Luigi Solimini – se gli avvistamenti si sono moltiplicati in maniera esponenziale, superando i tremila esemplari e facendo della laguna nord di Venezia uno dei pochi posti in Italia dove è possibile osservare questi uccelli nidificare». Uccelli che fino a due anni fa avevano nidificato solo nello stagno di Molentargius a Cagliari, nella laguna di Orbetello a Grosseto, nelle valli di Comacchio a Ravenna e nelle saline Margherita di Savoia a Foggia. Ma non sono solo i fenicotteri a rendere particolare la laguna veneziana che si è rivelata essere l’habitat naturale dell’airone rosso, al punto che quasi il 50% degli esemplari italiani ha deciso di tra sferirsi nella provincia di Venezia. A tenere compagnia agli aironi e ai fenicotteri so no arrivati anche il marangone minore e il beccapesce.

Alessio Antonini 

                                                                           byRevi 09.04.2009