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             IL PARCO 
            
            S. Giuliano senza vongolare 
            Più
            vicino il prolungamento dell'area protetta in laguna 
             
            Nicola Pellicani 
             
            MESTRE. Vietata
            la raccolta e l'allevamento di molluschi nello specchio d'acqua
            davanti a San Giuliano.  
 Le società remiere e di canottaggio,
            riunite nel Movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti
            a San Giuliano, hanno vinto la prima battaglia.  
 Il prolungamento del
            futuro parco di San Giuliano ai seicento ettari di laguna è ora più
            vicino. 
              La notizia è arrivata direttamente dalla direzione
            regionale per la Prevenzione della Regione stabilendo che l'area
            lagunare compresa fra San Giuliano e Cannaregio «...è stata
            vietata alla raccolta e/o allevamento di molluschi bivalvi vivi, in
            via cautelativa, per motivi di sanità pubblica». 
              Del resto il
            divieto alla pesca e allevamento nella zona di San Giuliano è
            contenuto nel provvedimento legato alla famigerata
            commercializzazione dei «caparozzoli alla diossina», problema
            ritornato agli onori della cronaca proprio in questi giorni. 
            Il movimento per l'adozione ambientale della laguna davanti a San
            Giuliano, allarmato da notizie che davano per imminente la
            concessione di quasi tutta l'area lagunare in questione a una
            cooperativa di molluschicoltura, aveva messo al corrente del proprio
            progetto e richiesto precisazioni, direttamente alla Regione. 
              «Alla
            luce del provvedimento», osserva Vittorio Resto coordinatore del
            Movimento che riunisce oltre 1500 persone, «continua con aumentata
            determinazione a perseguire nel progetto che rappresenta l'unica
            qualificante destinazione d'uso dell'area acquea compresa fra San
            Giuliano e Cannaregio.  
 Vale a dire trasformarla nella prosecuzione
            acquatica del parco di San Giuliano.  
 Senza dimenticare che si tratta
            dell'unico punto di Mestre che si affaccia sull'acqua, l'unica area
            di accesso per praticare discipline nautiche.  
 In tal modo l'area in
            questione potrebbe diventare un'oasi per sport e svago legati alla
            canoa, alla voga e alla vela, raccogliendo le esperienze che le
            società nautiche sportive portano avanti nell'area da oltre un
            quarto di secolo». 
              Ma non solo, perchè è intenzione del Movimento
            sviluppare anche le indicazioni contenute nella «Variante al Prg
            per la Laguna e le isole minori», nonché nel recente «atto
            d'intesa» fra Magistrato alle Acque e Comune di Venezia, che
            prevedono specifici interventi sulle isole di Campalto, San Giuliano
            e San Secondo. 
              «Il Movimento», insiste il presidente Vittorio
            Resto, «ha presentato il proprio progetto d'adozione lo scorso 20
            giugno ed ora passa alla fase di verifica con le istituzioni. 
              Per
            chi vuole sapere di più», informa Resto, «e leggere finalità e
            attività del movimento, l'invito è di andare in Internet, al sito
            http://www.provincia.venezia.it/circolovelicocasanova». 
            
              
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