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Dal Gazzettino l'ultima proposta per un Centro Interscambio Merci all'interno del piano Guida del Parco di San Giuliano - Il progetto sull'"isola delle statue"

L'isola, sotto all'attuale cavalcavia di San Giuliano, attualmente é interessata da lavori di conterminazione da parte del Magistrato alle Acque, é compresa nel "Piano Guida" del Parco e molto recentemente sarebbero state individuate tracce di un antico insediamento paleolitico. 



Ecco la soluzione per le ditte di San Giuliano

L’architetto Gian Paolo Mar ha trovato il modo di accontentare tutti risposizionando gli operatori sull’isoletta

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Domenica 21 Giugno 2009,

Una soluzione semplice e geniale. Tant’è che l’assessore all’Urbanistica, Gianfranco Vecchiato, ha già detto di sì. 
Adesso si tratta di vedere se i principali interessati e cioè le ditte che lavorano in Punta San Giuliano sono d’accordo. Se anche loro dicessero sì, allora avremmo risolto, con buona pace dell’intera Mestre, uno dei problemi più "irrisolvibili" di questa città. 
Parliamo delle ditte di trasporto di Punta San Giuliano. Nell’agosto di tre anni fa saltò fuori che erano state autorizzate a rimanere lì dove si trovano adesso - e dove si trovano da quarant’anni. Con capannoni nuovi e compagnia cantando, ma sempre lì. 

      La città si era sollevata di brutto contro questa ipotesi che avrebbe comunque messo in discussione l’integrità del parco di San Giuliano. Il Comune aveva cercato mille soluzioni e alla fine ne era rimasta una sola, il Canale Brentella. Ma anche questa ipotesi alla fine era saltata. Il rischio concreto era che tutto restasse come prima. Con le ditte che giustamente protestano perchè sono costrette a lavorare in condizioni da Terzo mondo e le associazioni cittadine che scalpitano perchè vorrebbero liberare la Punta.

      L’idea risolutiva è dell’architetto Gian Paolo Mar ed è questa: riposizionare le ditte su quell’isoletta che si trova in mezzo ai due rami del Canal Salso, sotto il cavalcavia di San Giuliano. Il posto è perfetto per mille motivi. Vediamone alcuni. E’ a poche centinaia di metri dalle postazioni attuali degli operatori di San Giuliano. E’ di proprietà del Demanio e dunque non dovrebbero esserci difficoltà per acquisire i terreni. Ha le sponde in parte già bonificate e non richiede, per la realizzazione del progetto dello studio Mar, che vengano spesi più soldi di quanti se ne spenderebbero per fare i capannoni in Punta San Giuliano. Non basta, c’è la possibilità di creare una entrata e uscita dall’isoletta costruendo una bretellina-ponte a fianco del cavalcavia di San Giuliano. Infine, visto che ci siamo l’arch. Mar, in accordo con l'assessore Vecchiato, punta a creare, sulla punta dell’isoletta che guarda Forte Marghera, un belvedere.

      E lo studio Mar ha già provato a posizionare in quell’isola il suo progetto, quello che prevede cavane in stile arsenalotto, mattoni all’esterno, colonnine che reggono il tetto, progetto che era già stato messo a punto nel caso le ditte fossero rimaste lì dove si trovano adesso. Ebbene, non solo le attività economiche ci starebbero tutte, ma c’è lo spazio per metterci anche dell’altro e quindi si potrebbe pensare di creare una pista ciclabile che va giù in fianco al cavalcavia di San Giuliano - ricordiamo che il vecchio cavalcavia sarà solo per tram e bici - e che arriva fino a guardare Forte Marghera. Lì, in punta dell’isola, ci sarebbe la piazzetta con il belvedere e, volendo, anche un bar o un ristorante.

      L’arch. Mar per ospitare le ditte di San Giuliano ha pensato di costruire moduli continui, ripetibili e divisi in due blocchi per complessivi 18 tra trasportatori e cantieri nautici. Attualmente le aziende occupano tutta la sponda del Canale fin quasi in Punta San Giuliano. Nell’ipotesi progettuale invece i capannoni occupano solo 470 metri lineari, ma sulle due sponde. Una metà guarda verso nord e l’altra metà verso sud. In entrambi i casi il passaggio delle barche avverrebbe sul lato sud, cioè verso il ponte della Libertà dove il Canale è già stato completamente scavato e "lavorato" dal Magistrato alle acque. Insomma la soluzione indicata da Mar e in qualche modo già "benedetta" dal Comune potrebbe sul serio accontentare tutti. Adesso si tratta di vedere se gli operatori di San Giuliano sono d’accordo.

Maurizio Dianese

 

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La cronistoria della vicenda: 
dal "golpe" urbanistico del Commissario 
al Moto Ondoso (e del vicesindaco Vianello) all'autocritica dello stesso,
 il Sindaco Massimo Cacciari.


 

 

    


 

                                                                           byRevi 23.06.2009