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Confesso che ho VARATO   
(prima parte)     

LES MERVEILLES DU MONDE - 133 EDIZIONE STRAORDINARIA 

                                                                                            di Carlo Cappellari     

> vai alle pagine di Carlo Cappellari

[rif. Merav. 129 Venezia]

 


    
"Le Giare", con le quasi 500 cavane, é il cospicuo e sudato 'riconoscimento' alle esigenze della locale comunità lagunare, quella del monumento a
Romeo Isepetto; la "sanpierota" é il tipo di barca in legno più comune in laguna. 

«Flòma granda» (sanp di 6,5 m lft, armata con vela al terzo) costruita in terraferma dal giovane Matteo - ingegnere aerospaziale - viene varata all'indomani della scomparsa di Angelo "Nino" Schiavon, che con il fratello Attilio aveva 'inventato'  le sanpierote d'oggi oltre settant'anni fa.
Per lagunanti e velaterzisti un lieto evento che lenisce una sofferta scomparsa: per putéo («Flòma granda»), paron (Lupo) maestro d'ascia (Matteo) e progettista (... svelato alla prossima puntata..) ora inizia il bagno dei 'sapienti' commenti ! 
"Scalmo de popa", "supporto fuoribordo" e "Oci de prua" sono roba da lente d'ingrandimento,
ma anche il 'sale' della cantieristica lagunare, che può pizzicare sulla punta della lingua. 

byRevi                   


    
venerdì 10/04/2020                                             
di Carlo Cappellari                   
    

Carissima Compagnia Gongolante,

si avvicina la Pasqua e domani sarà venerdì Santo che, per i cattolici, è tempo di confessioni.
Anch'io voglio liberarmi nei confronti delle sorelle, dei fratelli, delle compagne e dei compagni della Compagnia Gongolante di un fardello che grava sule mie spalle dal 7 marzo 2020.

Nel Dpcm (Decreto presidente del consiglio dei ministri) del 4 marzo 2020 nell'allegato 1 "Misure igienico-sanitarie" al punto d)  veniva disposto il  "mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro".  


fig. 1B

Quando, venerdì 6 marzo, Silvano, amico di legno di Lupo, mi ha detto che Lupo acconsentiva che anch'io partecipassi al varo della sua barca nuova, io, che non resisto ad andare a vedere, non ho avuto esitazioni e, riproponendomi di stare alla distanza imposta, sono andato al varo in programma il giorno dopo.

L'appuntamento con Silvano era alle 14,30 a Giare di Mira alle cavane dell'associazione cavanisti Mira disposte in 300 lungo l'argine ovest-est (143015) e in altre 130 lungo quello sud-nord (142353).

le 130 cavane lato sud-nord (142353). cippo 92 (122708) in memoria di Iseppeto e Fabbian (142516)

Mi sono piazzato sul vertice dell'angolo dei due argini dove svetta (parole grosse) il cippo di conterminazione n° 92 (142606) di cui è diventato veramente difficile leggere il numero, la denominazione e l'anno (1791) anche solo rispetto a due anni fa (122708) e li mi è venuto  a prendere Silvano.

A fianco del cippo ci sono i tre blocchi di marmo bianco su cui è inciso il ricordo di Romeo Iseppeto e Giuseppe Fabbian morti qui, nel 1947,  in un "incidente" di pesca di frondo, cui la Compagnia Gongolante va in pellegrinaggio ogni anno il 17 agosto (142516) (Ne ho parlato nella mail 39).

Con un pò di intuito avrei potuto capire che l'argine giusto era quello sud-nord dato che è l'unico con una gru, ma mi ero fatta l'idea di un varo molto meno tecnologico, a forza di braccia e in quattro gatti e, quindi, ero vestito da "poareto del sioba" (mendicante del giovedì), pronto a fare la mia parte di fotografo estremo.

Inutile dire che la trentina di convenuti era vestita da città e la metà erano armati di dispositivi fotografici in grado di farti le radiografie, altro che le foto.

Il sandolo sanpierota, in attesa di essere varato, era, come da aspettativa,  bellissimo, con l'esterno dello scafo colorato di verde bottiglia, la falchetta color mattone e l'interno celeste che è il  colore tradizionale della coperta di queste barche (144026).
La sanpierota è una barca panciuta,  in legno, originaria di San Pietro in Volta, un tempo usata per la pesca dai pescatori di San Pietro in Volta e di Pellestrina ma che è diventata virale in tutta la laguna tanto da essere adottata come barca per la vela al terzo anche dal Settore Vela al terzo del Circolo Velico Casanova.
Nota 1

A metà falchetta c'è scritto Flòma granda (144036) per distinguerla dalla Flòma piccola che è sempre un sandolo ma più filante e leggero varato tre anni fa.  
Flòma piccola è stata costruita da Lupo mentre lo scafo di Flòma grande è stato costruito da Matteo Berton, laureato in ingegneria aerospaziale, ma nella vita squerarolo, ritratto con Lupo (145318).  
Sono convinto che tutti avete pensato che lo squerarolo fosse quello con la barba bianca e invece quello è Lupo mentre Matteo è il giovanotto alto e secco. Se vi dico, poi, che la barca è stata costruita a Zianigo di Mirano, in piena terraferma, potrete capire come l'arte dello squerarolo abbia superato da tempo i confini della laguna e sia in giovani e promettenti mani.

Lupo ha dotato la barca di soluzioni personali come l'attacco del motore fuori sagoma e l'incavo a poppa che serve per vogare a "bratto" (144253).

Quando si è sui ghebi (canali stretti e tortuosi che percorrono barene e velme) niente di meglio che la voga a bratto (tecnica usata da Cinesi, Inglesi e Normanni) per far avanzare il sandolo che altrimenti bisognerebbe "parare" (spingere) usando il remo come una pertica come fanno a Comacchio con il paradello.
  
Anche sulle decorazioni Lupo è andato di sincretismo aggiungendo ai due "oci" (occhi) ciosoti (di Chioggia) , simboli solari da cui si credeva provenisse la forza per scacciare i demoni del mare o del fiume, anche due occhi fenici  "perchè la barca possa vedere meglio dove va" entrambi dipinti a prua (145037).
Nota 2
Lupo ha anche dipinto gli sportelli del gavone di poppa con il sole e la luna e fra i due la stella polare ed il carro con tutte le sue stelle (144054).

Ho strappato a Lupo anche il segreto sul disegno della vela che è gialla con un sole con raggi rossi al vertice, al centro due ali nere, e alla base onde verdi; al momento non è ancora visibile perchè deve subire il primo lavaggio da farsi ritualmente esponendola  agli scrosci di pioggia durante un temporale.
Non sappiamo cosa  significassero quei simboli per chi l'ha usata per primo, ma Lupo l'ha vista su una rivista di vele al terzo e se ne è innamorato.

Ho interpellato Vittorio Resto, che di vela al terzo se ne intende, in ordine alla legittimità di tante licenze costruttive e decorative da parte di Lupo e lui mi ha detto che:" nel tradizionale el paron decide lui da sempre".

Come al solito mi sono fatto lungo per cui mi fermo e vi do appuntamento per documentarvi il varo vero e proprio alla prossima edizione straordinaria.

Buona Pasqua e basi grandi.

Carletto da Camisan 
diventato venexian metropolitan


Nota1 Vittorio, che ringrazio, mi ha mandato un articolo del Gazzettino di oggi (allegato) in cui si piange Angelo Schiavon, morto martedì a novant'anni,  definito "l'inventore" della sanpierota e mi ha confermato che a "creare" la sanpierota, com'è conosciuta oggi, sono stati proprio i fratelli Schiavon Attilio e Angelo detto "Nino" in quel di San Pietro in Volta a metà del secolo scorso.
Vittorio, premettendo che è un pò lunga, mi ha inviato anche un'intervista dell'AVT, non sottotitolata, a Nino dell'estate 2015 che potete vedere e ascoltare al link https://www.youtube.com/watch?v=RdIviOoF8SY

Nota2 Sul significato degli "oci" vedi voce relativa pag. 186 glossario "Canali e burci" a cura di G.F. Turato, F. Sandon, A Romano. A. Asserto e R. Pergolis, Quaderni del Centro Sociale e Culturale  "C. Marchesi" Battaglia terme - IV. Editrice La Galiverna

 

fig. 1A - in rosso dove sono "le cavane delle Giare" di fig. 1B

  

    

  

Il sandolo sanpierota in attesa di essere varato (144026)

  

  

A metà falchetta c'è scritto Flòma granda (144036

    

    

 

Flòma grande costruita da Matteo Berton (145318)

   

 

l'attacco del motore fuori sagoma e l'incavo a poppa che serve per vogare a "bratto" (144253)

  

  

  

gli occhi fenici  "perchè la barca possa vedere meglio dove va" (145037)

  

   

 

le portelle di prua con il sole e la luna e fra i due la stella polare ed il carro con tutte le sue stelle (144054)

 

 

 

25.4.2015 La Nuova 
Giare ricorda Isepetto, libero e combattente [link]

 

 

 

 

                                                                                                                                   byrevi 16.4.2020 -   

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