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Polo Nautico Punta San Giuliano  
  

"Articolone" di Maurizio Dianese sul Gazzettino
Ancora una volta in risalto l'opinione personale del giornalista e delle sue "gole profonde". 
I fatti dicono che il
30 Gennaio 2005 tutti brindavano al nuovo "Polo Nautico", e che un mese dopo, il 7 Marzo 2005, tutti erano ben orgogliosi di sottoscrivere Atto Costitutivo e Statuto davanti al notaio.
Tutti si sono infine presentati alle Elezioni del week end
12 e 13 Novembre 2005, dopo ulteriori otto mesi.

Nessuno può quindi dire di essersi imbarcato in un'avventura che - pur con molte oggettive difficoltà - non fosse ampiamente voluta e sottoscritta, per di più sempre invocata e celebrata dal giornalista in questione [Rassegna Stampa e News]
Dal 2005 a oggi un limite su tutti: non risulta che mai l'amministrazione sia riuscita a conferire nei cosiddetti "spazi del Polo Nautico" una concessione - ancorchè precaria e provvisoria - in grado (ad esempio) di far chiamare i vigili urbani a fronte di comportamenti difformi dalle decisioni dello stesso Polo Nautico. E la cosa - ben risaputa a Sangiu - ha fatto ben comodo a molti.
  
Va comunque riconosciuta a Dianese - pur nella sua faziosità - il grande coraggio di risvegliare l'opinione pubblica sul problema.
A lui si devono molti articoli di denuncia (vedi il "golpe" del commissario al moto ondoso, del
26.7.2006) e di valorizzazione delle attività delle Associazioni nautiche, e ancora una volta gli va riconosciuto di gridare una grande e "vera" verità: San Giuliano é luogo unico al mondo !

[ndr:  oggi più che mai non si contano i soggetti - privati e pubblici - che vorrebbero sottrarre San Giuliano alla collettività (leggi associazioni) per trasformarlo in luogo direzionale turistico e alberghiero...

  
Nella stessa pagina del giornale la posizione di Sandro Simionato, Assessore allo Sport, che con il Vicesindaco Michele Mognato segue con attenzione - da anni - l'evolversi della situazione.
Una doverosa "errata corrige": nel 2005 le Società presenti nel Polo Nautico erano otto: Canoa Arcobaleno e Gommone Laguna Club Venezia si ritirarono per motivi vari dopo un paio d'anni
[vedi articolo 2005]                                               
                                                                                                                                                                                                             byRevi

 


SAN GIULIANO - Un fallimento annunciato il progetto che intendeva riunire le sei remiere

Polo Nautico, colpito e affondato

De prufundis ufficiale domani dopo quattro anni di convivenza da separati in casa


Domenica 8 Novembre 2009,

Si sfascia il Polo nautico di Punta San Giuliano. 
Domani diventerà ufficiale - nel corso della riunione del Direttivo - la fine di un esperimento fallimentare. 
Negli ultimi 4 anni - il Polo nautico era nato ufficialmente il 17 novembre 2005 - i passi avanti sono stati pochissimi.
Il primo
a rendersene conto è stato Bepi Penzo, il presidente della Voga Veneta , che se n’è andato dal Polo nautico costringendo tutti gli altri a prendere atto che non esistono più le condizioni minime per lavorare. Dunque, tutti a casa. 
  
Del resto in 4 anni le 6 società sportive di Punta San Giuliano - il Circolo velico Casanova, la Canottieri, la Spes, il Club Vela Mestre , il Canoaclub e la Voga Veneta - avevano fatto finta di voler stare insieme, ma un attimo dopo che si era insediato il presidente del Polo, Massimo Donadini , era ricominciata la lotta. Alla fine si è trovato l’accordo - ma solo perchè è intervenuto il Comune - sulla gestione del piazzale - spazi per le barche - e delle 3 gru. Basta. Poi ognuno è rimasto rinchiuso dentro il suo spazio, di fatto sancendo il fallimento del Polo nautico.
E certo Massimo
Donadini, scelto perchè presidente di garanzia, che significa presidente che va bene a tutti perchè tutti sanno che non deciderà nulla, non poteva fare il miracolo. 
Alla fine si scopre che aveva ragione Bruno Zan, il precedente presidente della Vela Mestre il quale si era dimesso al momento delle votazioni avvertendo che non era quello il modo di andare alla fusione delle società. Zan aveva detto chiaro e tondo che, per mettere ordine in Punta, bisognava prender uno da fuori, un mega direttore, in grado di imporre poche regole, m a a tutti. Così non è stato. 
Il Polo nautico non è nemmeno riuscito a stabilire che tutti i soci di tutte le società devono pagare le stesse cifre per le barche e per le iscrizioni. E invece di qua si paga 120 all’anno, di là 150. E per le barche chi fa pagare 300 euro e chi ancora meno. Come se quello di Punta San Giuliano non fosse un luogo fantastico, unico al mondo, un posto da trattare come un gioiello. 
Macché, per tenere una barca si paga un quinto di quanto costa tenerla in cantiere. E per iscriversi ad una di queste società di paga per un anno l’equivalente di un mese di palestra. Insomma, Punta San Giuliano è trattata come se fosse quella pezza a l piede che era una volta e non un luogo di prestigio da trasformare in un grande Polo nautico. E adesso?

Maurizio Dianese





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SANDRO SIMIONATO

Trovata la soluzione provvisoria
"mascarete" nel tendone bianco


Domenica 8 Novembre 2009,

Votarono in 816 su 1.477 iscritti. 
E il 17 novembre 2005 nacque il Polo nautico di San Giuliano. 
Le 6 società della Punta accettavano di fare un passo indietro ed entrare a far parte del Polo nautico. Che, un po’ alla volta, doveva diventare un unica società sportiva, che conteneva tutte le società e tutte le discipline. 
Il progetto si è rivelato una utopia e Punta San Giuliano rischia di restare quella di sempre, con ogni società sportiva chiusa in se stessa e nelle mani di pochi - e anziani - soci. 
  
L’assessore allo Sport, Sandro Simionato , concede loro una seconda chance. «Mi par di capire che vogliono passare dall’associazione di persone all’associazione di associazioni, una sorta di consorzio di società sportive, dunque. In ogni caso credo abbiano chiaro anche loro che un interlocutore unico in Punta San Giuliano è necessario per il Comune.
Per adesso non sceglierei altre strade, per evitare che un luogo così importante per la città finisca in mani private
Le remiere sono garanzia di accesso all’acqua per tutti. 
Chiaro che un direttivo di 28 persone non poteva funzionare, se passano a 12 forse funziona.» 

In ogni caso la vicenda del Polo nautico per il Comune non è ancora chiusa. E Simionato avverte che in ogni caso il Comune non sta con le mani in mano. 
«Spendiamo un sacco di soldi adesso per mettere a posto i pontili. Sono soldi pubblici e quindi pretendo che anche le remiere capiscano che devono trovare il modo di utilizzare al meglio questi pontili. Insieme. 
Lo stesso ragionamento va fatto per le nuove tettoie per il ricovero delle barche. L’intervento sarà fatto dal Comune.» 
Insomma Simionato punta a trasformare le società sportive in associazioni che gestiscono il servizio e basta. 
Intanto però lì cade tutto a pezzi. « La Voga Veneta per adesso non attua il blocco delle attività - che avrebbero dovuto fermarsi il 1 novembre - perchè stiamo trovando una soluzione provvisoria nel tendone della Punta.» Ma anche la Canottieri Mestre dice di avere problemi con le tettoie. «Anche loro rientrano nella soluzione definitiva. Adesso è chiaro che per un po’ ancora devono portare pazienza tutti.»

                                                                           byRevi 8.11.2009